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![]() Ripensando ai vecchi Windows 3.1 prima e 9x in seguito, non posso che ricordare con (pochissima) nostalgia i tanti problemi relativi alla gestione della memoria: scarsa oppure nulla protezione dei processi e dei dati, frammentazione delle pagine altissima ed una serie di inconvenienti che portavano di sovente al crash di sistema. Vi siete mai chiesti come mai le vecchie versioni di Windows crashavano così spesso? Uno dei fattori principali della pessima stabilità era proprio la gestione approssimativa della memoria. Da allora di acqua sotto ai ponti ne è passata, ed a partire da Windows 2000, basato su un kernel nettamente migliore (derivato da Windows NT) le cose sono migliorate parecchio. Windows XP ha rappresentato una ulteriore evoluzione in tal senso, e (a meno di qualche falla di sicurezza di troppo) possiamo considerarlo un sistema operativo con una buona gestione della memoria. Nonostante questo ci sono ancora alcuni aspetti che possono essere migliorati: d'altra parte stiamo pur sempre parlando di prodotti rilasciati più di quattro anni fa, quando l'hardware sottostante era meno potente, e la quantità di memoria a disposizione assai più limitata! Prima di procedere con il tweaking del nostro sistema vediamo di fare un po' di chiarezza fra tutti i termini tecnici che orbitano attorno al sottosistema di gestione della memoria. Memoria FisicaPer quanto interessa a noi, memoria fisica è un sinonimo per indicare RAM fisicamente installata sul sistema. Possiamo scoprire questo valore da Pannello di Controllo -> Sistema -> Generale: è la quantità in basso a destra. 64, 128, 256, 512 megabyte oppure 1 gigabyte sono i valori più comuni. Cominciamo innanzitutto a capire che per lavorare al massimo delle proprie potenzialità, Windows 2000/XP/2003 abbisogna di 512MB di RAM fisica. Certo, anche con quantitativi inferiori si può ottenere un ambiente di lavoro dignitoso, ma solo con questa quantità il sistema offre il meglio: con meno di 50€ si può oggi portare a casa un banco da 512 MB, che sicuramente migliorerà e non di poco la velocità generale del sistema. File di paging, memoria virtuale e swapS tratta principalmente della stessa cosa chiamata con nomi diversi a seconda dell'ambiente in cui ci si trova. La memoria virtuale è una estensione della memoria fisica su disco fisso: quando il sistema ha riempito tutta RAM a disposizione, trasferisce temporaneamente alcune porzioni di programmi o dati non utilizzati di recente su disco fisso, per poi ricaricarli alla bisogna. Questa operazione, detta appunto swap, è una delle situazioni da evitare per gestire al meglio la memoria: la differenza di prestazioni fra RAM e disco è di circa 1.000 volte, quindi è facilmente intuibile che tutte le volte in cui il sistema è costretto a swappare si verifica un calo generale delle performance. L'abbiamo sperimentato tutti almeno una volta: quando il disco comincia a "rosicchiare" furiosamente e il sistema diviene lentissimo è generalmente colpa del paging. Inoltre l'accesso al disco impiega moltissimo il processore, e quindi le cose peggiorano ulteriormente: si può addirittura verificare un fenomeno, detto trashing, in cui il sistema impiega più tempo nello swappare che non nell'eseguire "lavoro utile"! Memoria disponibileÈ la quantità di RAM non ancora impiegata, e che può essere utilizzata per caricare programmi in memoria. Tenete presente che il kernel di Windows, la shell (il desktop e tutte le icone, tanto per intenderci), i buffer per la gestione delle porte, le finestre per comunicare via rete e molti altri elementi del sistema operativo stesso, devono essere caricati in memoria per poter far funzionare la macchina: è quindi più che naturale ritrovarsi con la maggior parte della memoria occupata, anche a sistema appena riavviato! Memoria occupataPrecisamente l'opposto di Memoria disponibile. Cache di sistema / Cache del discoÈ una porzione di RAM che il sistema utilizza per salvarvi dati utilizzati di recente, come ad esempio le icone dei vari documenti visualizzati in Esplora Risorse: in questo modo non è necessario richiederli nuovamente all'hard drive in caso siano necessari nuovamente, velocizzando quindi moltissimo le operazioni in caso fossero necessari nuovamente i medesimi file. Ora che sono chiari i concetti principali, passiamo all'ottimizzazione vera e propria... non prima però di aver sfatato qualche mito. ![]() Miti e leggende Pagine
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