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![]() CorrelatiLe versioniParliamo di Macintosh, o meglio di Mac e più precisamente di Mac OS X (sempre X come numero romano 10, anche se gli italiani preferiscono dire X come "ics"). Dapprima fu Public Beta nel Settembre dell'anno 2000, poi venne Cheetah, Puma, Jaguar, oggi Panther e domani Tiger: non stiamo parlando dello zoo, ma dei nomi in codice dati ai recenti sistemi Mac da Apple stessa; se riferiti alle versioni, si parla di Mac OS 10.0, 10.1, 10.2, 10.3 e la futura major release 10.4 già presentata al WWDC (WorldWide Developers Conference) L'inventore e le particolaritàDa sempre Macintosh è stato un sistema operativo fatto per l'utente, grazie alla sua semplicità d'uso e grande potenza; colui al quale si attribuisce l'invenzione di Macintosh, Jef Raskin (morto in questi giorni all'età di 61 anni per un tumore al pancreas), riteneva fermamente che i computer dovrebbero semplificare la vita delle persone e non il contrario, dice la sua famiglia. Nato sotto questa stella, negli anni Mac non si è mai smentito, neppure durante il duro passaggio avvenuto ormai qualche anno fa, dal classico Mac OS al recente Mac OS X.
Un'esempio anche per i più famosi Desktop Manager per Linux; basti pensare che GNOME Foundation poco tempo fa disse che con l'attuale release del proprio sistema (GNOME 2.8) si riteneva soddisfatta del lavoro eseguito in quanto avrebbe superato l'usabilità dell'interfaccia di Windows e che il prossimo passo da fare sarebbe stato quello di affiancarsi all'usabilità del nostro Mac OS X. Da questo non si può dimenticare di citare Darwin: esserendo il cuore di Mac OS X una derivazione di un progetto open source, ovviamente come ogni buon membro della comunità open source, anche Apple condivide il codice del kernel e delle applicazioni derivate da suoi altrettanti progetti con gli altri sviluppatori. Darwin non è altro che il risultato di tutto questo, ovvero un sistema operativo funzionante, libero, scaricabile ed utilizzabile, che sta alla base di Mac OS X, alleggerito di ogni applicazione proprietaria di Apple come l'interfaccia Aqua.
Un esempio pratico è quello che mi ha fatto notare un amico che ha appena acquistato un Apple iBook: per installare un applicazione sul Mac, basta "trascinare" l'icona della stessa, dal supporto di installazione (CD, immagine ISO, rete, ...) alla cartella applicazioni del proprio Mac. E per cancellarla, basta spostare questa "icona" nel cestino. Infatti molti programmi per Mac, non sono altro che dei pacchetti, dei quali all'utilizzatore è visibile solo la confezione, l'icona, e trattabiliti come entità singola: ecco perché basta così poco per un'installazione o disinstallazione che sia. Ma questo era solo un esempio, sicuramente nelle pubblicazioni a venire vedremo un esempio di installazione, così che anche voi potrete "godere" di questa semplicità. Le applicazioniOS X come ogni altro sistema operativo, possiede alcune applicazioni volte a portare all'utente l'immediata usabilità del sistema; vediamo le maggiori, anche per introdurre qualche nome.
Più info sulle caratteristiche Le tecnologieOltre a queste applicazioni, il sistema operativo rende disponibili molte altre tecnologie, utilizzabili dagli sviluppatori per le loro applicazioni, per donare a tutte le applicazioni uno stesso look-and-feel, quindi semplicità di utilizzo; per citarne alcune: Aqua, Exposé, AppleScript, Quartz, Quartz Extreme, QuickTime, Core Audio, e tante altre... ![]() Don't Bite This Apple Segnala ad un amico |
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