
Prima di gestire uno dei più importanti siti d'informatica del momento, la mia passione principale erano i "comics" americani, i vari Superman, Spider Man, Fantastic Four, X-Men e tutti gli altri supereroi che da ragazzi abbiamo amato tutti. Le trasposizioni in videogame dei vari titoli fumettistici non è mai stata però molto felice, viste anche le limitatissime capacità di calcolo degli elaboratori di vecchia generazione. Dopo aver giocato e gradito molto il titolo "Spider Man", tratto dall'omonimo film record di incassi, ho acquistato anche "The Hulk", trasposizione digitale del golia verde, il cui film dovrebbe uscire nelle sale americane in concomitanza con la pubblicazione di questo articolo.

La storia ormai è arcinota: il dottor Bruce Banner, scienziato alle prese con esperimenti su alcuni raggi gamma, viene inondato di energia da un incidente di laboratorio: questo causa al dottore una mutazione in un gigantesco mostro verde senza cognizione di causa ogni qualvolta il buon dottore ha un eccesso d'ira. Proprio su questo "Dr. Jakyll & Mr. Hide" moderno ruota tutto il gioco, che può idealmente essere diviso in due filoni concatenati: nella maggior parte delle missioni vestiremo i panni del mostro infuriato e dovremmo distruggere tutto nel modo più chiassoso possibile, uccidendo soldati e altri mostri nostri pari, creati da.... non voglio rovinarvi la sorpresa, lo scoprirete durante il gioco stesso. In alcune missioni invece impersoneremo il dottor Banner che dovrà, mediante azioni "Commandos", infiltrarsi silenziosamente fra i nemici, e risolvere piccoli indovinelli.

Il gioco in generale è molto gradevole: il livello di difficoltà è ben tarato e cresce progressivamente, anche se non è esente da alcune gravi mancanze. In primo luogo i nemici, benché comandati da una buona intelligenza artificiale che li dispone in formazioni molto efficaci, contano molto più sulla quantità che non sulla qualità, coadiuvati anche da un effetto respawn decisamente sovradimensionato, e a tratti chiaramente forzato, tale da far apparire di punto in bianco i nemici davanti a voi. In molte occasioni sarete quindi costretti a passare "mo' ariete" fra squadre di militari che vi bersagliano con missili, fucili, manganelli eccetera: "farsi strada" e proseguire uccidendo tutti i nemici è spesso impossibile, proprio per il fattore respawn appena citato. Questa ripetitività di avversari è però stancante a breve, soprattutto perché la fine missione si conclude spesso con una "superissa" e non con un vero "boss" di fine livello, che avrebbe scosso un gameplay assolutamente monotono.
