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La trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.
Niente manette per Scott Richter, da molti considerato fra i 10 spammer più attivi a livello mondiale. A dicembre, l'accusa aveva chiesto una punizione davvero sostanziosa, considerata tanto equa quanto utile deterrente contro il fenomeno dello spamming: ben 20 milioni di dollari a titolo di risarcimento. Negli anni di attività come "venditore via mail", Richter ha utilizzato in più occasioni macchine-zombie, ovvero normali personal computer di utenti ignari infettate tramite virus ed utilizzate da remoto per spedire tonnellate di spazzatura sul network mondiale. Il processo si chiude ora con un accordo extra-giudiziario fra il procuratore Eliot Spitzer e lo spammer: un accordo che ha indignato moltissimi, soprattutto le associazioni antispam che si erano schierate in prima linea per una condanna esemplare. Richter pagherà 40 mila dollari, più altri 10 mila per coprire alcune spese giudiziarie. Quello che però stupisce di più è che il "commerciante" non dovrà nemmeno ammettere la propria colpevolezza e riconoscere di aver sbagliato. L'unica ulteriore clausola è che d'ora in avanti dovrà rispettare le leggi in fatto di comunicazione telematica e conservare tutti gli archivi di corrispondenza scambiata, che sarà accessibile in qualsiasi momento dalla polizia newyorchese per eventuali verifiche. Quello che più stupisce è la discrepanza fra le forti affermazioni di Spitzer di dicembre e questo ridicolo accordo: a fine anno, il procuratore aveva dichiarato che "Li condurremo alla bancarotta e quindi altri operatori non verranno a prendere il loro posto. Se avremo successo, non solo bloccheremo questa attività, ma dimostreremo anche ad altri che non c'è mercato." Brad Maione, portavoce dell'accusa, non ha voluto commentare la discrepanza. Segnala ad un amico |
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