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![]() Il progetto Thunderbird deve trovare una nuova casa. È questo il fulcro del messaggio postato sul proprio blog da Mitchell Baker, CEO di Mozilla Foundation. Il gruppo ha sempre dedicato la maggior parte delle risorse allo sviluppo del navigatore Firefox, lasciando solo le briciole per il proprio mailer. E la situazione futura, con l'inasprimento della lotta ad Internet Explorer 7 non potrebbe che peggiorare ulteriormente le cose, lasciando sempre meno spazio per Thunderbird. Ecco quindi che Baker propone una serie di possibili soluzioni, che vanno dalla creazione una nuova organizzazione no-profit per Thunderbird alla realizzazione di una "spin-off" aziendale dedicata completamente al progetto, o ancora al trasporre il tutto in un "community project" come già successo per SeaMonkey (ex-"Mozilla Suite"). Che sia l'inizio della fine per Thunderbird? Dal messaggio di Baker traspare chiaramente il desiderio di mantenere vivo e attivo il progetto, ma allo stesso tempo è ora lampante - come d'altronde già traspariva dall'intervista fiume rilasciata dal CEO tempo fa - che il gruppo è intenzionato ad investire tutto su Firefox. Se si concretizzasse il progetto di una nuova organizzazione (sia come istituto a se stante, sia come spin-off), la scelta porterebbe indubbi vantaggi sia a Firefox che a Thunderbird: una nuova organizzazione completamente dedicata a Thunderbird, con l'appoggio strategico ed il "know-how" di Mozilla Foundation, potrebbe finalmente porre il focus sullo sviluppo e la promozione del solo gestore di posta elettronica, sgravando al tempo stesso Fondazione da questo peso e consentendole così di concentrare la completa attenzione sul navigatore web. Se invece si optasse per un community project, le cose potrebbero prendere una piega ben diversa. Abbiamo tutti sotto gli occhi la rilevanza praticamente nulla del progetto SeaMonkey, ed in particolare il progressivo declino che il prodotto ha subìto in seguito al nuovo modello organizzativo. Il rischio che anche Thunderbird possa assumere gli stessi connotati in caso si procedesse nella medesima direzione è, a mio avviso, tutt'altro che trascurabile. Ad ogni modo, visto il personale interesse per l'argomento (utilizzo Thunderbird da anni come strumento unico per la posta elettronica), seguirò particolarmente da vicino l'evolversi della vicenda. Segnala ad un amico |
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