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A marzo SIAE a stecchetto

13/03/2007
- A cura di
Archivio - Appello del Partito Pirata italiano per il boicottaggio dei prodotti su cui la rappresentanza degli editori fa quotidianamente e regolarmente la cresta, per mantenere apparati di potere e strutture organizzative preistoriche e difendere diritti che andrebbero invece radicalmente modificati.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Anche se con qualche giorno di ritardo, ci teniamo a segnalare l'appello del Partito Pirata, propaggine nostrana dell'organizzazione internazionalista che intende promuovere la libera circolazione delle opere di ingegno in un mondo tecnologicamente sin troppo avanzato per una norma, quella del copyright, che nella sua forma attuale fa parte ormai dei secoli scorsi.

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Riprendendo l'iniziativa Boicotta RIAA promossa da Gizmodo negli States, il Partito Pirata esorta allo sciopero degli acquisti per tutta la durata del mese di marzo: "Le iniziative SIAE per lo sfruttamento della cultura a beneficio degli editori piuttosto che degli autori devono essere ridimensionate", si può leggere in questi giorni sulla homepage dell'associazione pro-diritti digitali.

"A sostegno di una sensibilizzazione politica sul problema - continua il'manifestò dell'iniziativa - l'unico modo di farsi valere, come fruitori, è di toccare i detentori dei diritti, che sono ormai considerati dinastici, nel portafoglio". Togliergli la benzina che usano per attizzare il fuoco della guerra legale al Peer-to-Peer e a chi si batte per la decriminalizzazione della libera circolazione delle opere di ingegno per uso personale, a questo esorta, parimenti a Gizmodo, il Partito Pirata italiano.

SIAE a marzo non deve percepire neanche un centesimo, inclusi quelli provenienti dalle rappresentazioni teatrali delle opere di Grazia Deledda e Luigi Pirandello, divenute di pubblico dominio alla fine del 2006 e quindi liberamente distribuibili in rete. Oltre agli utenti, il Pirat Pariet invita le Associazioni dei Consumatori ad aderire all'iniziativa, "affinché si possa finalmente dibattere su una più equa ripartizione dei diritti e dei doveri di chi specula sulla cultura e di chi alla cultura ha diritto".

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