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AACS crackato anche su Blu-ray

02/02/2007
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Archivio - La protezione dei nuovi formati ad alta definizione viene battuta con relativa facilità anche sullo standard supportato da Sony. Ma ulteriori layer protettivi, propri di Blu-ray, potrebbero invalidare l'efficacia di questa prima metodologia di ripping...

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Muslix64 colpisce ancora. Non ha ancora ricevuto la risposta delle major il ripping di AACS su HD DVD che l'hacker se ne esce con il suo nuovo "lavoro": la decriptazione su hard disk di una pellicola in formato Blu-ray. Niente di nuovo, se si considera che anche il videodisco di Sony utilizza, come primo layer protettivo per i contenuti, la solita, bucatissima Advanced Access Content System.

Questa volta l'iniziativa è partita da un altro utente dei forum di Doom9, tale Janvitos che, sperimentando con il lettore Blu-ray costatogli la bellezza di 800 dollari, è riuscito a copiare, pare con estrema facilità (anche se non è il primo ad esserci riuscito), i dati presenti sul disco BD-ROM di Lord of War su hard disk, e a fare un'istantanea della memoria di sistema con il player software WinDVD (utilizzato per visualizzare il film) attivo.

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Entrambe i dump sono poi stati forniti al suddetto Muslix64, che "in sole 24 ore", a quanto dice lui stesso, è riuscito a replicare con successo l'attacco già portato ai contenuti in formato HD DVD, senza alcun dispositivo Blu-ray ma facendo unicamente affidamento sul materiale consegnatogli da Janvitos. Sempre sullo stesso thread, qualche giorno addietro Muslix64 ha poi rilasciato BackupBluRay, equivalente di quel BackupHDDVD utilizzato per lo standard di Toshiba.

Anche in questo caso è nato un piccolo archivio di Volume Unique Key per titoli BD, da utilizzare con BackupBluRay per decifrare i dischi in alta definizione legittimamente acquistati. La cosa, al di là della rilevanza della notizia in se, non stupisce più di tanto: abbiamo spesso ripetuto in passato che i codec impiegati su Blu-ray e HD DVD sono sostanzialmente identici (VC-1, MPEG-2, H.264 limitatamente alla parte video), così come è comune la suddetta protezione AACS.

La differenza, almeno dal punto di visto delle tecnologie anticopia, per Blu-ray la fanno le protezioni aggiuntive ROM Mark e BD+: queste dovrebbero essere le armi in più a disposizione di Sony per inibire, in futuro, l'efficacia dell'attacco "plain text" di Muslix64 (i film BD attualmente in commercio non sembrano essere interessati da questi ulteriori layer protettivi).

Per ora è confermato che l'attacco funziona, e anche Blu-ray non è più "rip-free" come propagandato per anni dalle major e dalle multinazionali spara-rootkit: la validità dell'approccio di BackupBluRay è stata confermata anche da un magazine italiano, AF Digitale. Il film copiato e rippato in questo caso è Il destino di un cavaliere, distribuito guarda un po' il caso proprio da Sony Pictures Home Entertainment.

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