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Cartucce magnetiche da 700 Giga da Fujifilm e IBM

03/01/2007
- A cura di
Archivio - Annunciata la realizzazione di una nuova tipologia di nastri magnetici dalle capacità di stoccaggio notevoli: superfici di registrazione sottilissime per una soluzione espressamente dedicata all'utenza aziendale più esigente.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Chi l'ha detto che la registrazione su nastri magnetici è arrivata alla fine? Come abbiamo già avuto modo di indicare non molto tempo addietro, lo storage "vecchio-stile" è ancora largamente usato in ambito aziendale. Sparito quasi del tutto dalle pratiche dell'utenza domestica, che si affida principalmente alla tecnologia ottica per le proprie esigenze di backup, il nastro rimane un baluardo dei data center attivi 24 ore su 24, e aziende come IBM continuano a crederci e a sviluppare soluzioni di storage evolute basate sull'induzione magnetica.

Proprio un ricercatore di IBM ebbe a dire, quasi un anno fa, che il nastro rimane la scelta da prediligere per l'archiviazione dei dati (rif. Quanto può vivere un CD-R?). E proprio da IBM, in collaborazione con Fujifilm, arriva ora una di quelle soluzioni avveniristiche citate nel paragrafo precedente: è stata recentemente annunciata la realizzazione di un nuovo tipo di nastro magnetico, basato sulla cosiddetta tecnologia "nanocubica", in grado di permettere la realizzazione di cartucce dalla notevole capacità di 700 Gigabyte non compressi.

01_-_Nanocubic_storage.jpg

Sviluppata per l'utilizzo nel sistema di archiviazione System Storage TS1120 Tape Drive di IBM, introdotto per la prima volta nel 2005, la suddetta tecnologia nanocubica di Fujifilm impiega un nastro ultrasottile per spingere a livelli da primato le soluzioni a induzione magnetica, e TS1120 è ora il primo dispositivo al mondo in grado di offrire una simile capacità in una singola cartuccia.

E questo, a quanto pare, è solo l'inizio: i ricercatori IBM sono già stati in grado di dimostrare la possibilità di stoccare 6.67 Gigabit (miliardi di bit) per pollice quadrato (2,54 cm) utilizzando il formato di registrazione lineare dei dati.

Non si hanno notizie specifiche riguardo il prezzo della nuova soluzione nanocubica ma, considerando il target a cui essa si rivolge, è facile ipotizzare come sia a livelli difficilmente alla portata del comune utente di personal computer.

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