Punto informatico Network
58518338920080917000435_10919.jpg

iTunes snobbato dai possessori di iPod

29/09/2006
- A cura di
Archivio - Una recente ricerca di mercato getta una luce obliqua sul reale rapporto esistente tra lo store on-line e il player multimediale portatile di Apple..

Tag

Passa qui con il mouse e visualizza le istruzioni per utilizzare i tag!

ipod (1) , itunes (1) .

Valutazione

  •  
Voto complessivo 5 calcolato su 298 voti
Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

01_-_Listening_to_iPod.jpgÈ diventato quasi proverbiale il successo di iTunes, lo store on-line di musica digitale che, al pari di iPod con i player portatili, ha ridefinito gli standard del settore: con una fetta di mercato accreditata dell'88%, l'e-store di Apple non ha praticamente rivali. Tuttavia, il successo di iTunes sembra avere a che fare molto poco con iPod e la sua leadership nel mercato dei lettori multimediali.

Un'indagine di mercato di Jupiter Research, infatti, ha messo in luce come tra i possessori del lettore della mela morsicata solo una ristretta minoranza acquisti o abbia mai acquistato brani da iTunes. Nonostante i tanti Gigabyte a disposizione dei vari modelli di iPod, è stato rilevato che in media soltanto 20 brani sulla totalità di quelli contenuti nel lettore sono stati scaricati dallo store. Parimenti, solo il 5% (in media) di tutta la musica presente sugli iPod proviene da iTunes.

La stragrande maggioranza degli iPod user, insomma, preferisce procurarsi la musica per vie traverse, rippandola dai CD originali o scaricandola dalle tante reti del file sharing oggi disponibili. Soltanto il 17% degli utenti di iPod, sostiene inoltre il rapporto, acquista almeno 1 brano al mese sull'e-store. Vista la situazione, sorgono parecchi dubbi sulla dicotomia voluta dall'industria musicale nel descrivere i possessori tipici di lettori multimediali: dividere gli appassionati in due rigide categorie, chi scarica musica illegalmente col P2P e chi la acquista dei negozi on-line offre una prospettiva falsata del settore.

02_-_iPod_is_a_Pirate.jpgLa realtà dei fatti è che chi acquista brani dagli store non abbandona affatto l'abitudine di usare il file sharing, e descrivere le cose in maniera diversa significa sostenere il falso. Com'è prevedibile poi, il rapporto evidenzia l'importanza che ha per gli utenti la possibilità di poter scaricare musica gratuitamente, utilizzando ad esempio i banner pubblicitari come fonte di guadagno e di mantenimento del servizio di download.

Al di là del trionfalismo di Apple e del miliardo di brani venduti su iTunes, al solito la realtà è molto diversa da come la dipingono i grossi nomi che sostengono di avere la leadership del mercato: se iTunes in 3 anni vende 1 miliardo di brani protetti da DRM, con ogni probabilità gli utenti del Peer-to-Peer scaricano 100 miliardi di brani senza restrizioni in maniera totalmente gratuita. Al giorno.

Piaccia o no ai nuovi signori del vapore digitale, come suggerisce il rapporto di Jupiter Research questa è una considerazione con cui tutti gli operatori del mercato della musica on-line dovrebbero seriamente avere a che fare, viste le sue profonde implicazioni per il futuro dell'intero settore.

Iscriviti gratuitamente alla newsletter, e ti segnaleremo settimanalmente tutti i nuovi contenuti pubblicati su MegaLab.it!

 

Segnala ad un amico

Tuo nome Tuo indirizzo e-mail (opzionale)
Invia a:
    Aggiungi indirizzo email
    Testo

    © Copyright 2024 BlazeMedia srl - P. IVA 14742231005

    • Gen. pagina: 1.18 sec.
    •  | Utenti conn.: 311
    •  | Revisione 2.0.1
    •  | Numero query: 44
    •  | Tempo totale query: 0.2