Punto informatico Network
20090615222551_2103942957_20090615222513_1696176708_norton_antivirus.png

Rubati i sorgenti di vecchi applicativi Symantec

10/01/2012
- A cura di
Software Applicativo - Un gruppo di cracker ha sottratto i sorgenti di alcuni applicativi di Symantec, e li ha pubblicati sul popolare sito Pastebin. L'azienda ha confermato il tutto, specificando però che le versioni sottratte erano risalenti a 4 anni fa, quindi ormai obsolete.

Tag

Passa qui con il mouse e visualizza le istruzioni per utilizzare i tag!

symantec (1) , sorgenti (1) .

Valutazione

  •  
Voto complessivo 3.5 calcolato su 5 voti
Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Le società operanti nel settore della sicurezza informatica dovrebbero essere un baluardo per quanto riguarda la protezione dei propri dati. Peccato che, a volte, siano loro stesse ad essere al centro di azioni da parte dei cracker.

Infatti, come riportato dal sito Newscientist.com, Symantec avrebbe subito, da parte di un gruppo chiamato "The Lords of Dharmaraja", il furto del codice sorgente di due suoi software, Antivirus 10.2 ed Endpoint Protection 11.0.

Symantec.jpg

Successivamente, il tutto sarebbe stato pubblicato sul sito Pastebin.com, da dove però attualmente sono stati rimossi (anche se è possibile risalire alla pagina tramite la copia cache di Google).

Symantec stessa ha confermato l'accaduto, specificando però che entrambi i software sono ormai fuori produzione da 4 anni e quindi obsoleti (il che non è del tutto vero, visto che Antivirus 10.2 riceve ancora update di sicurezza). Inoltre, sembra che il furto dei sorgenti sia avvenuto tramite fonti esterne alla società.

La cosa che preoccupa di più, però, è la possibilità che diverse parti del codice dei due prodotti siano rimaste immutate nelle loro nuove versioni, il che renderebbe molto probabile lo sfruttamento di queste informazioni per la creazione di malware in grado di danneggiare i software di Symantec.

Iscriviti gratuitamente alla newsletter, e ti segnaleremo settimanalmente tutti i nuovi contenuti pubblicati su MegaLab.it!

 

Segnala ad un amico

Tuo nome Tuo indirizzo e-mail (opzionale)
Invia a:
    Aggiungi indirizzo email
    Testo

    © Copyright 2025 BlazeMedia srl - P. IVA 14742231005

    • Gen. pagina: 0.65 sec.
    •  | Utenti conn.: 128
    •  | Revisione 2.0.1
    •  | Numero query: 43
    •  | Tempo totale query: 0.11