Punto informatico Network
20110209001820_1265771510_20110209001817_1814489623_anonymous_spotlight.png

Anonymous abbatte AGCOM.it a colpi di DDoS

29/06/2011
- A cura di
Tecnologia & Attualità - L'ultimo bersaglio del contestatore anonimo è il sito ufficiale dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni rea, secondo gli organizzatori, di aver spinto una normativa-bavaglio che odora di censura.

Tag

Passa qui con il mouse e visualizza le istruzioni per utilizzare i tag!

internet (1) , anonymous (1) , agcom (1) .

Valutazione

  •  
Voto complessivo 3.5 calcolato su 6 voti
Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.
Il dibattito è aperto: partecipa anche tu! AvvisoQuesto contenuto ha ricevuto un numero significativo di commenti. Una volta conclusa la lettura, assicurati di condividere con tutti anche le tue impressioni! La funzionalità è accessibile subito in coda, ai piedi dell'ultima pagina.

Nonostante l'uscita di LulzSec dalle scene, Anonymous non si è fermato nell'operazione di cracking globale ai danni di istituzioni governative e multinazionali, in nome dell'Internet Freedom citata sulla pagina @anonitaly di Twitter.

Dopo il tweet "YOUR COUNTRY WILL BE THE NEXT!" di martedì mattina, è stato sferrato un massiccio attacco DDoS (Distributed Denial of Service) ai danni del portale italiano AGCOM.it (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), durato dalle 12:00 alle 16:00, con problemi nel raggiungere il sito fino alle ore 18:30.

A partire dalla serata, l'infrastruttura tecnica del bersaglio è stata riconfigurata per rispondere solo agli utenti italiani, di modo da arginare altri tentativi di DDoS.

Questa è l'immagine-manifesto diffusa da Anonymous, nella quale i dissidenti spiegano di aver promosso questa azione dimostrativa allo scopo di protestare contro il cosiddetto "decreto Romani": un provvedimento che, nella sostanza, prevede la possibilità da parte dell'Autorità di imporre la rimozione dei contenuti che siano sospettati di violare il diritto d'autore senza coinvolgere il sistema giudiziario, il tutto in 5 giorni.

28970.png

Il decreto citato entrerà in vigore a partire dal 6 luglio prossimo.

Che ne pensate? Scrivetelo nei commenti!

Iscriviti gratuitamente alla newsletter, e ti segnaleremo settimanalmente tutti i nuovi contenuti pubblicati su MegaLab.it!

 

Segnala ad un amico

Tuo nome Tuo indirizzo e-mail (opzionale)
Invia a:
    Aggiungi indirizzo email
    Testo

    © Copyright 2024 BlazeMedia srl - P. IVA 14742231005

    • Gen. pagina: 0.71 sec.
    •  | Utenti conn.: 233
    •  | Revisione 2.0.1
    •  | Numero query: 45
    •  | Tempo totale query: 0.33