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WebGL raggiunge la maturità, WebCL vede la luce

05/03/2011
- A cura di
Zane.
Internet - Mentre la tecnologia che consente di generare applicazioni 3D all'interno del browser web debutta in veste ufficiale, già si guarda al futuro. WebCL sarà compatibile con OpenCL ed aprirà nuovi, strabilianti scenari d'impiego.

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Il consorzio Khronos Group ha formalizzato giovedì la specifica "1.0" di WebGL, la tecnologia che consente di realizzare contenuti 3D accessibili tramite il solo browser web, potendo contare sulla velocità della GPU presente sul sistema dell'utente per massimizzare la fluidità d'esecuzione

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WebGL, compatibile con il popolare linguaggio di programmazione per desktop OpenGL ES 2.0, è liberamente utilizzabile senza dover pagare alcun diritto di sfruttamento.

Fra i software compatibili, figurano oggi solo Google Chrome (dalla versione 9) e Safari per Mac. Firefox sarà dotato della capacità di gestire contenuti WebGL a partire dall'imminente release "4.0", mentre Opera Software ha comunicato che introdurrà la caratteristica nel corso delle prossime generazioni del proprio prodotto.

L'unico "big" a non essere della partita è Internet Explorer: Microsoft ha preferito infatti ottenere l'accelerazione hardware di Internet Explorer 9 tramite DirectX e non ha, attualmente, intenzione di supportare WebGL in alcun modo.

Coloro che stessero utilizzando un programma compatibile, possono provare WebGL giocando ad un porting non ufficiale di Quake 3, con questa automobile giocattolo oppure utilizzando i già citati WebGL Experiments di Google

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Un'altra raccolta di demo è presente sul sito ufficiale di Khronos Group. La realizzazione che affianca la Terra e Marte, in particolare, è un vero spettacolo per gli occhi.

Benvenuto, WebCL

Parallelamente al lancio di WebGL 1.0, Khronos Group ha annunciato anche di aver formato un nuovo gruppo di lavoro, il cui scopo sarà quello di esplorare la possibilità di rendere disponibile via web il linguaggio OpenCL, ovvero quello oggi utilizzato nelle applicazioni native per desktop per realizzare software in grado di impiegare la potenza di calcolo della GPU anche in scenari differenti dall'elaborazione grafica tridimensionale.

Il nome del nuovo linguaggio sarà, appunto, "WebCL".

Una volta che sarà finalizzato, promette il consorzio, sarà in grado di aprire nuovi scenari applicativi in ambienti quale l'elaborazione grafica e video oppure per la realizzazione di motori fisici da sfruttarsi all'interno dei giochi realizzati con WebGL.

Inutile dire che, se l'obbiettivo sarà raggiunto, il divario fra web application e programmi nativi sarà davvero minimo.

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