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Guida semplificata all'installazione di CentOS

09/02/2011
- A cura di
Zane.
Linux & Open Source - CentOS è una delle distribuzioni più utilizzate sui server web dell'Internet odierna. Il motivo è presto detto: è un sistema operativo estremamente robusto ed affidabile, poiché rivolto all'esigente pubblico aziendale. Installarlo su una macchina di prova è comunque molto semplice: basta il relativo DVD, un computer qualsiasi (anche virtuale) e qualche cliccata su "Avanti" all'interno della semplicissima procedura guidata grafica.

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Se state pensando di predisporre una workstation o, ancor più, un server Linux destinato ad un ambito professionale, la distribuzione CentOS potrebbe essere una delle scelte più interessanti in circolazione

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Nel corso di questo articolo, vedremo quali sono le sue caratteristiche distintive e come installarla.

Che cos'è CentOS

"CentOS" sta per Community ENTerprise Operating System. Come il nome lascia intuire, si tratta di una distribuzione orientata al pubblico aziendale e professionale, orientamento che si concretizza in un sistema operativo che fa della stabilità e delle massima affidabilità i propri principali punti di forza.

Questo ha consentito a CentOS di divenire la distribuzione più utilizzata a bordo dei web server: la sua quota di mercato è pari al 30% di tutti quelli governati da Linux adibiti allo scopo. A partire dal 2008 inoltre, anche MegaLab.it è sorretto da questa soluzione.

Per capire meglio CentOS, è necessario parlare brevemente di Red Hat Enterprise Linux (spesso abbreviato impropriamente in RHEL). RHEL è una distribuzione Linux commerciale realizzata da Red Hat Inc., uno dei più importanti colossi mondiali del settore.

Nonostante sia basata sul kernel Linux, RHEL include numerose personalizzazioni tutelate da copyright (come il logo ed il marchio registrato "Red Hat"): questo significa che la ridistribuzione di copie di tale sistema operativo è proibita e costituisce, fondamentalmente, un atto di pirateria non dissimile dalla duplicazione di Windows.

Allo stesso tempo però, Red Hat è costretta dai dettami della licenza GNU/GPL a rilasciare pubblicamente la maggior parte del codice sorgente utilizzato. Questi listati possono poi essere integrati liberamente in progetti che impieghino gli stessi termini contrattuali.

Gli sviluppatori di CentOS si inseriscono proprio qui: una volta prelevanti i sorgenti di Red Hat Enterprise Linux, questi vengono privati di tutto il materiale non-libero e rimarchiati con loghi e grafica propri della community

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Il risultato è un sistema operativo libero e gratuito, ma ancora compatibile al 100% con la distribuzione originaria ed in grado di preservarne inalterati molti punti di forza.

Anche lo schema dei nomi delle varie release segue quello adottato da Red Hat: ecco quindi che CentOS 4.4 corrisponde a Red Hat Enterprise Linux 4.4, CentOS 5.5 proviene da Red Hat Enterprise Linux 5.5 e via dicendo.

La realizzazione e l'uso di CentOS ricadono all'interno dei confini della legalità sotto ogni aspetto, e Red Hat non ha mai espresso intenzioni realmente ostili nei confronti del progetto.

Quando scegliere e quando evitare CentOS

Realizzare una piattaforma che fa della robustezza il proprio principale punto di forza significa prediligere pacchetti software provenienti da rami di sviluppo maturi e collaudati, evitando le ultimissime release e tutto quello che presenti la desinenza "beta".

CentOS è quindi una distribuzione ottimale per realizzare server aziendali e domestici di ogni tipo, dai database ai siti dinamici, dall'FTP alla condivisione dei file e delle stampanti passando per DHCP, DNS, VPN LDAP, backup e tutti gli altri servizi analoghi.

Risulta discreto anche come piattaforma per la produttività da ufficio: redazione di documenti, utilizzo dei fogli di calcolo, accesso al web e alle e-mail sono esempi di necessità che CentOS è in grado di soddisfare in maniera più che buona.

Non è invece una scelta indicata se desiderate impiegare il computer in un ambito prettamente domestico, oppure provare tutti gli ultimi software. Certo, esistono player audio e video in quantità ma, ad oggi, applicativi "home" piuttosto popolari (come Google Chrome) non sono ancora utilizzabili (o, comunque, è necessario un livello di esperienza nel mondo Linux abbastanza elevato per raggiungere l'obbiettivo).

Un altro aspetto da non sottovalutare è quello legato al supporto tecnico. Sebbene l'ampia community di esperti ed appassionati sia a disposizione via forum, chat e mailinglist in caso di necessità, non v'è alcuna garanzia circa la reperibilità degli utenti o la correttezza delle risposte fornite. In altre parole, non esiste alcun "numero di telefono ufficiale" al quale rivolgersi: se qualcosa smette di funzionare, preparatevi a dover diagnosticare e risolvere il problema in parziale autonomia, senza che vi sia nessuno con un obbligo contrattuale di seguirvi.

Ottenere CentOS

CentOS è scaricabile dal sito ufficiale centos.org sottoforma di immagini ISO.

La pagina di download offre una moltitudine di scelte che potrebbero non essere troppo ovvie per l'utente meno avvezzo al mondo Linux. Semplificando al massimo, l'ultima versione attualmente disponibile su un unico DVD può essere prelevata seguendo CentOS (32 bit) oppure CentOS (64 bit) (è richiesto un client BitTorrent).

Una volta completato il download, masterizzate il tutto su DVD ed il gioco è fatto.

Iniziare l'installazione

Inserite ora il supporto ottico nel drive del computer sul quale volete predisporre CentOS (può anche essere una macchina virtuale, se desiderate fare solo qualche prova), riavviate il sistema, abilitate il boot da supporto ottico e dovreste trovarvi davanti ad una schermata simile a questa

MLINewShot_0201.jpg

Limitatevi a premere Invio per iniziare il caricamento dei file necessari.

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