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![]() In attesa della nuova versione del protocollo più famoso del P2P, è stata recentemente rilasciata una versione intermedia che ha introdotto una caratteristica molto interessante, che rende BitTorrent uno strumento ancora più potente e flessibile per pubblicare file e contenuti in rete. Con la versione 4.1.0, infatti, è stata introdotta quella che viene chiamata la modalità di pubblicazione TrackerLess dei Torrent. Precedentemente, per pubblicare un file, occorreva prima di tutto creare un file .torrent, che conteneva le informazioni sul file e veniva postato su un sito web, creare un tracker da mettere su un server Web che serviva da puntamento ai download, infine creare un "seed" del file, il primo punto da cui poter finalmente scaricare il file.
In realtà, usato nella modalità "senza tracker", il programma non fa altro che trasformare ogni client in un piccolo tracker. Poi, grazie ad una tabella di hash distribuita Kadmelia o DHT (novità già vista in Azureus, client creato partendo dal codice sorgente di BitTorrent), i client trovano da se le informazioni necessarie per rintracciare e contattare gli altri peer che stanno scaricando quel torrent. Un download gestito da un tracker permette di raccogliere statistiche sul download ed informazioni sulla disponibilità. La modalità trackerless, al contrario, non da informazioni sulla disponibilità del file ma richiede risorse nettamente inferiori per essere gestita. Ovviamente, è sempre disponibile la tradizionale modalità di download basata sui comuni Tracker. La modalità senza tracker ha anche l'invidiabile vantaggio di rendere difficoltosa la rintracciabilità degli uploader di contenuti coperti dal diritto di autore, e già la Hollywood Piangente minaccia di rinserrare i ranghi, e che il nuovo strumento non garantisce certo i pirati da sicure scomuniche e iniziative legali. La tecnologia avanza a passi da gigante, e le Major minacciano cause legali, dimostrando come sempre ignoranza e scarso senso del come stiano davvero le cose. Come se tutto ciò non bastasse, Bram Cohen, non contento di aver dato il suo importante contributo alla completa decentralizzazione dei client della rete BitTorrent, ha pure annunciato di stare alacremente lavorando ad un motore di ricerca interno al sito ufficiale capace di fare ricerche in tutto il web, naturalmente alla caccia dei sempre più comuni file .torrent. Qualcosa di molto simile a Google che, sempre secondo le parole del suo creatore, dovrebbe risultare molto più efficace dei sempre più diffusi database di torrent disponibili in rete. Un'ulteriore, importante passo per trasformare questo portentoso strumento di download distribuito in un'applicazione P2P a tutto tondo, ancora più potente, ancora più flessibile e utile... Segnala ad un amico |
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