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Attenzione: c'è un virus in quel driver!

25/09/2009
- A cura di
Zane.
Sicurezza - Un produttore di periferiche da gioco distribuisce, erroneamente, driver compromessi da un insidioso trojan. Il sito è ora chiuso per manutenzione, ma qualche PC potrebbe già essere stato compromesso.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Se pensate di essere al sicuro semplicemente perché non navigate nei meandri oscuri della rete, o perché il vostro PC non dispone della connettività ad Internet, farete bene a rivedere le vostre convinzioni e mantenere sempre alto il livello di guardia.

Un messaggio apparso sul blog corporate di Trend Micro ha informato l'utenza di un problema rintracciato nei driver distribuiti da Razer, un'azienda che produce periferiche di input particolarmente apprezzate dai videogiocatori.

Ebbene: numerosi i programmi di controllo distribuiti da Razer tramite il sito di supporto ufficiale sono contaminati dal trojan denominato TROJ_DROPPER.JIZ.

Stando alle informazioni proposte da Trend Micro, il cavallo di troia è in grado di rilasciare sul computer della propria vittima una copia di WORM_ASPXOR.AB, un malware piuttosto insidioso ma rilevato da appena 7 antivirus su 41.

Razer ha prontamente chiuso il sito per ripulire a dovere il proprio archivio, ma gli utenti che avessero scaricato driver negli ultimi tempi potrebbero già essere stati compromessi. In tal caso, Trend Micro raccomanda l'utilizzo dello strumento di pulizia gratuito HouseCall o, per i più esperti, la rimozione manuale del codice malevolo sfruttando le opportune indicazioni.

Non è la prima volta che si assiste ad episodi simili: l'anno scorso è toccato ad Asus rilasciare sul mercato Eee Box compromessi, mentre pochi anni prima è stata la volta di Seagate e della catena tedesca Medion.

Ad oggi non è ancora stato chiarito se l'incidente avvenuto a Razer sia stato causato da un accesso abusivo al server o alla disattenzione di qualche incaricato del supporto tecnico.

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