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Caso Internet Explorer: la Commissione coinvolge gli assemblatori

11/06/2009
- A cura di
Mondo Windows - Nonostante la pressiona dell'Unione Europea, il problema che vede Internet Explorer bloccare lo sviluppo degli altri navigatori minori pare irrisolto. Ora la UE chiede l'opinione degli assemblatori: cosa ne pensano i partner Microsoft?

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Quale può essere uno dei più grandi problemi che un'enorme e fiorente Azienda può incontrare? Probabilmente quello di offrire troppo. È il caso di Microsoft che, come già ampiamente discusso, si ritrova in una condizione abbastanza spiacevole.

Fornendo un sistema operativo corredato di un navigatore già molto conosciuto, i problemi che sorgono per gli altri sviluppatori sono ovvi: quando un comune consumatore (e per comune intendiamo qualcuno non esperto di informatica) acquista un PC con già uno strumento per la navigazione installato, raramente si pone il problema di verificare se quello sia il migliore in circolazione.

In questo modo i browser concorrenti e meno famosi continuerebbero a rimanere nell'ombra, lasciando il monopolio a Windows Internet Explorer che, già disponibile in un computer appena acquisito, difficilmente sarà cambiato.

Per tentare di appianare il vantaggio sulla concorrenza, l'Unione Europea sta analizzando varie strade, ma la soluzione non è affatto semplice. Ora è stato distribuito un questionario ai principali assemblatori di computer per raccogliere informazioni ed opinioni.

Le domande principali riguardavano i tipi di legami che intercorrevano fra il soggetto e Microsoft e le idee attuabili per risolvere l'annosa questione. Nonostante il test fosse qualcosa di molto elementare, si è temuto che Microsoft potesse influenzare le risposte dei concorrenti ed è stato messo sotto indagine.

Fino ad ora non si hanno avuto risultati di alcun genere, e Microsoft continua a negare ogni intervento di influenza attuato nei confronti dei partner.

Anche la proposta per la soluzione del problema dei navigatori è stata alquanto scarsa: si è pensato di non impostare, in ogni computer acquistabile, alcun navigatore. Quando l'utente deciderà di aprire Internet per la prima volta egli visualizzerà una pagina (definita ballot-screen) che gli permetterà di scaricare il navigatore che più gli aggrada.

Ma, in questo modo, il problema non viene minimamente risolto. Con quali criteri verrebbero posizionati i link al download dei navigatori? Quali software si dovrebbero scegliere dal momento che ne esistono moltissimi? Quelli meno conosciuti riuscirebbero ad avere una posizione di rilevo o rischierebbero di essere oscurati dagli altri? Questo è sicuramente un primo inizio per la risoluzione del problema, ma non è la soluzione definitiva; bisognerà lavorare ancora per riuscire ad accontentare tutti.

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