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L'antitrust russo apre un'inchiesta su Microsoft

08/06/2009
- A cura di
Mondo Windows - Nel mirino degli investigatori sono finite alcune presunte scorrettezze commerciali, tese a favorire la diffusione di Windows Vista a discapito del predecessore.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Un'altra Commissione antitrust indaga su Microsoft. D'altronde si sa, i rapporti tra l'azienda di Redmond e questi organismi, specialmente in Europa, non sono mai stati ottimi.

Questa volta sarà chiamata a difendersi di fronte all'agenzia per la libera concorrenza di Mosca, la quale ha aperto un'inchiesta per verificare alcuni comportamenti ritenuti scorretti nell'ambito del passaggio dal datato, ma pur sempre richiesto, Windows XP a Windows Vista.

L'organismo contesta in particolar modo al colosso americano la decisione di aver ridotto le consegne di Windows XP (sia precaricato, sia sugli scaffali dei negozi di informatica) per incentivare ulteriormente l'acquisto del nuovo sistema operativo.

Perciò, Microsoft avrebbe volontariamente limitato la disponibilità di XP, nonostante il numero delle richieste da parte dei consumatori non diminuisse. Infatti l'antitrust russo ha comunicato all'agenzia Reuters che "la richiesta di versioni singole o preinstallate è confermata anche dai rivenditori e dal numero di ordini da parte del governo".

Il gigante dell'informatica avrebbe inoltre operato in modo scorretto sui prezzi fissati per il Downgrade dal Windows Vista a Windows XP, in modo da incoraggiare gli utenti a mantenere la nuova versione.

"Abbiamo sempre risposto all'agenzia per il controllo sui regimi di monopolio e intendiamo continuare con questa abitudine anche in futuro", ribatte pacatamente Microsoft Russia con il suo portavoce Marina Levina, pur precisando che non è giunta alcuna comunicazione ufficiale da parte dell'antitrust russo.

Il prossimo 24 luglio, le autorità russe saranno chiamate a decidere se avviare o meno un azione legale contro Microsoft, ben consapevoli che sarà comunque difficile mettere con le spalle al muro il colosso di Redmond.

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