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Le MRAM: il futuro dei dispositivi di memorizzazione

26/05/2006
- A cura di
Hardware & Periferiche - Ormai si parla sempre più insistentemente del futuro delle memorie flash e delle RAM. Vediamo a che punto è il progetto MRAM.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Le MRAM (Magnetoresistive Random Access Memory) sono nuove tecnologie di memoria RAM, che ricorrono alla rotazione degli elettroni per immagazzinare informazioni.

Attualmente sono presenti solo alcuni prototipi di questo tipo di supporto, ma dalle prime voci sembra che esso presenti i pregi di tutte le memorie attualmente sul mercato: la densità delle dram, la velocità delle sram e, soprattutto, questa novità tecnologica sarebbe in grado di conservare le informazioni immagazzinate anche in assenza di corrente elettrica, come fanno i dischi rigidi o le memorie flash.

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Il funzionamento è pressoché simile a quello delle memorie flash: in ogni cella di memoria, viene creato un piccolo campo magnetico. Il computer, quindi, rileva la resistenza opposta dal campo magnetico per determinare se la cella debba essere considerata come "1" o come "0". La sola differenza è che i supporti attuali richiedono maggiore energia per passare dallo stato "0" allo stato "1".

Le MRAM saranno memorie piuttosto versatili, infatti, questo tipo di tecnologia potrà essere utilizzato su diversi dispositivi hardware, quali computer, palmari, cellulari, lettori MP3. Grazie alle nuove funzionalità, garantiranno un rapido accesso ai dati. Probabilmente si accorceranno sensibilmente le procedure di boot dei computer, in quanto i dati saranno già memorizzati nella RAM e, cosa molto importante, diminuiranno sensibilmente le perdite di dati causate dai numerosi crash, che affliggono i sistemi operativi di casa Microsoft. I dati delle sim card dei cellulari saranno salvati anch'essi in memoria, eliminando a loro volta i tempi di startup.

Tutto ciò porterà sicuramente dei vantaggi, ma permangono ancora dubbi su queste nuove funzionalità. Un fatto che preoccupa seriamente gli addetti ai lavori è la sicurezza. Tutti i worm, per andare in esecuzione, devono copiarsi nella RAM e, diventanto queste ultime persistenti, complicano di molto la rimozione dei virus. Si prospettano così (quasi) inevitabili grattacapi per gli utenti finali.

Per quanto riguarda la diffusione sul mercato, previsioni molto ottimistiche prospettavano la possibilità che i primi modelli fossero commercializzati nell'ultimo trimestre del 2005, ma allo stato attuale dei progetti, dovremo aspettare la fine del 2007 per la loro produzione su larga scala. Tuttavia, già negli ultimi mesi dell'anno, dovrebbero comparire le prime periferiche in grado di supportare questo tipo di memoria.

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