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  Le ultime dal Forum |   CorrelatiLa prima cosa che noto è il silenzio totale di questo portatile! Qualche rumorino quasi impercettibile quando si lancia un'applicazione, ma nulla di più e la ventola è come se non ci fosse. Il portatile è molto leggero (pesa solo 2,26 Kg), si maneggia bene e la batteria ha un'autonomia di circa quattro ore. Il processore, da una prima impressione, sembra sufficientemente potente: si riescono ad usare parecchie applicazioni contemporaneamente, forse anche grazie allo strabiliante OS X Panther. Il display è ottimo (forse un po' piccolo, ma ci si abitua subito), i colori sono brillanti e le immagini ben definite. Per ovviare alle minuscole dimensioni del monitor in dotazione, è possibile collegare un qualsiasi monitor RGB con un apposito cavetto in dotazione e, anche se la qualità dell'immagine riprodotta sul mio CRT Philips da 19" non è proprio ottimale, si riesce a lavorare decisamente meglio! 
 L'adattatore per monitor esterni RGB La tastiera è molto silenziosa e i tasti sono piuttosto sensibili. A dire il vero, si rimane parecchio spaesati dai tasti "Fn ", "Ctrl " (che qui ha un uso diverso dall'ambiente Win), "Alt " accoppiato ad uno strano simbolo, "Mela " e infine un tasto con una specie e di "K " ruotata di 90° in senso orario. Si scopre subito che non sono altro che i richiami per le combinazioni veloci: ad esempio "Mela+C " e "Mela+V " sostituiscono stranamente "Ctrl+C " e "Ctrl+V ". La domanda sorge spontanea: "Perché non usare il tasto "Ctrl " anche su Mac, vista la sua presenza sulla tastiera? " 
 Le "novità" della tastiera Apple Il pulsante del touchpad, invece, non mi è piaciuto: troppo duro e rumoroso e manca uno scroll, che è stato invece messo sui nuovi Powerbook G4. È molto più comodo usare il touchpad anche come pulsante. Per chi non volesse usare il mouse mono-tasto, è possibile utilizzare il mouse tre tasti, comune a tutti gli utenti Windows; oppure, se si volesse usare il classico mouse per Mac, basterebbe abituarsi ad usare un po' di più la tastiera. Ad esempio, i menu a scomparsa, che su Windows siamo abituati a richiamare con il tasto destro, su Macintosh compaiono con la combinazione Ctrl+Click, oppure, in Internet, è sufficiente tenere cliccato sul link per aprire il menu a "tendina". Il desktop, molto essenziale, è composto da: 
 
 Il "Dock" 
 Ritornado alla rinomata semplicità d'uso, che Panther fosse facile da usare, lo avevo sempre sentito dire, ma non pensavo fino a tal punto... Prendiamo ad esempio le installazioni degli applicativi: mai vista una cosa del genere! I programmi si installano con un Copia - Incolla oppure con un "drag & drop " banalissimi! Per rendere meglio l'idea, Microsoft Office è stato installato in dieci secondi: giusto il tempo di copiare sul Mac il contenuto del CD e scrivere il codice di registrazione. La disinstallazione è ancora più semplice: basta trascinare l'applicazione sul cestino e il gioco è fatto. La connessione ad Internet e l'installazione di una rete con un Windows si fanno in un click e c'è persino una procedura guidata che vi fa eseguire il tutto senza troppe difficoltà! Consigliamo l'utilizzo di un modem Ethernet, a causa della totale assenza di driver necessari al funzionamento di tale periferica: la sua installazione si limita, infatti, alla configurazione dei parametri di connessione, ossia Username e Password. L'installazione di una periferica è piuttosto semplice. La mia Epson Stylus Color C84 è stata installata e riconosciuta in un attimo, con una procedura molto simile a quella di Windows. Anche se il pannello delle impostazioni di stampa, invece, è completamente diverso da Windows, il tutto è molto intuitivo. Le periferiche Plug & Play connesse via USB, come ad esempio chiavette Bluetooth e memorie di massa, funzionano senza problemi: il supporto fornito da Panther è ottimo anche in questo caso. L'iBook è munito di due casse più un piccolo microfono integrati vicino al display: la qualità dell'audio riprodotto, però, non è il massimo, ma rimane nella media di tutti i portatili di fascia medio-bassa attualmente in commercio. Il processore scalda abbastanza, ma, d'altronde, è naturale che in due centimetri di spessore il calore si faccia sentire! In conclusione, devo dire che sono rimasto positivamente impressionato da questo piccolo gioiellino: in effetti, a guardarlo bene, sembra un giocattolo, ma se si pensa che, un paio di anni fa, tecnologie molto simili venivano montate su Powermac da 2000€ (monitor e periferiche escluse), mi vengono i brividi! In breve...Pro: Leggero, piccolo, potente e molto economico. Sistema operativo molto semplice da usare e affidabile. Consigliato a chi viaggia molto. Migliorabili: Scalda un po' e la durata della batteria non è eccezionale. Contro: Display piccolo, sconsigliato per chi fa grafica. Manca il floppy, ma si sa che Apple non li monta da parecchi anni.  Pagina precedente Il mio primo Apple Segnala ad un amico | 
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