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Il mio primo Apple

22/02/2005
- A cura di
Hardware & Periferiche - I Mac users "navigati" lo chiamano "switch", io preferisco chiamarla piacevole scoperta!

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La prima cosa che noto è il silenzio totale di questo portatile! Qualche rumorino quasi impercettibile quando si lancia un'applicazione, ma nulla di più e la ventola è come se non ci fosse. Il portatile è molto leggero (pesa solo 2,26 Kg), si maneggia bene e la batteria ha un'autonomia di circa quattro ore.

IBook.jpg

Il processore, da una prima impressione, sembra sufficientemente potente: si riescono ad usare parecchie applicazioni contemporaneamente, forse anche grazie allo strabiliante OS X Panther.

Il display è ottimo (forse un po' piccolo, ma ci si abitua subito), i colori sono brillanti e le immagini ben definite. Per ovviare alle minuscole dimensioni del monitor in dotazione, è possibile collegare un qualsiasi monitor RGB con un apposito cavetto in dotazione e, anche se la qualità dell'immagine riprodotta sul mio CRT Philips da 19" non è proprio ottimale, si riesce a lavorare decisamente meglio!

Video_adapter.JPG

L'adattatore per monitor esterni RGB

La tastiera è molto silenziosa e i tasti sono piuttosto sensibili. A dire il vero, si rimane parecchio spaesati dai tasti "Fn ", "Ctrl " (che qui ha un uso diverso dall'ambiente Win), "Alt " accoppiato ad uno strano simbolo, "Mela " e infine un tasto con una specie e di "K " ruotata di 90° in senso orario.

Si scopre subito che non sono altro che i richiami per le combinazioni veloci: ad esempio "Mela+C " e "Mela+V " sostituiscono stranamente "Ctrl+C " e "Ctrl+V ". La domanda sorge spontanea: "Perché non usare il tasto "Ctrl " anche su Mac, vista la sua presenza sulla tastiera? "

Tasti_nuovi.jpg

Le "novità" della tastiera Apple

Il pulsante del touchpad, invece, non mi è piaciuto: troppo duro e rumoroso e manca uno scroll, che è stato invece messo sui nuovi Powerbook G4. È molto più comodo usare il touchpad anche come pulsante.

Per chi non volesse usare il mouse mono-tasto, è possibile utilizzare il mouse tre tasti, comune a tutti gli utenti Windows; oppure, se si volesse usare il classico mouse per Mac, basterebbe abituarsi ad usare un po' di più la tastiera. Ad esempio, i menu a scomparsa, che su Windows siamo abituati a richiamare con il tasto destro, su Macintosh compaiono con la combinazione Ctrl+Click, oppure, in Internet, è sufficiente tenere cliccato sul link per aprire il menu a "tendina".

Il desktop, molto essenziale, è composto da:

  • In alto, una barra che, a seconda delle varie applicazioni in esecuzione, mostra i vari menu. Di default viene caricato Finder, il corrispettivo Mac di Esplora risorse
  • Oprtion_Bar.jpg

    Info_bar.jpg

    Finder.jpg

  • In basso, il famoso "Dock " dal quale si possono lanciare le varie applicazioni installate
  • Dock.jpg

    Il "Dock"

  • L'unica icona presente sul desktop al primo avvio, che è "Macintosh HD ", dalla quale si può scorrere il contenuto del computer
  • , cui si aggiungeranno quelle dei vostri programmi e cartelle

Mac_hd_icon.jpg

Ritornado alla rinomata semplicità d'uso, che Panther fosse facile da usare, lo avevo sempre sentito dire, ma non pensavo fino a tal punto...

Prendiamo ad esempio le installazioni degli applicativi: mai vista una cosa del genere! I programmi si installano con un Copia - Incolla oppure con un "drag & drop " banalissimi! Per rendere meglio l'idea, Microsoft Office è stato installato in dieci secondi: giusto il tempo di copiare sul Mac il contenuto del CD e scrivere il codice di registrazione.

La disinstallazione è ancora più semplice: basta trascinare l'applicazione sul cestino e il gioco è fatto.

La connessione ad Internet e l'installazione di una rete con un Windows si fanno in un click e c'è persino una procedura guidata che vi fa eseguire il tutto senza troppe difficoltà!

Consigliamo l'utilizzo di un modem Ethernet, a causa della totale assenza di driver necessari al funzionamento di tale periferica: la sua installazione si limita, infatti, alla configurazione dei parametri di connessione, ossia Username e Password.

L'installazione di una periferica è piuttosto semplice. La mia Epson Stylus Color C84 è stata installata e riconosciuta in un attimo, con una procedura molto simile a quella di Windows. Anche se il pannello delle impostazioni di stampa, invece, è completamente diverso da Windows, il tutto è molto intuitivo.

Le periferiche Plug & Play connesse via USB, come ad esempio chiavette Bluetooth e memorie di massa, funzionano senza problemi: il supporto fornito da Panther è ottimo anche in questo caso.

L'iBook è munito di due casse più un piccolo microfono integrati vicino al display: la qualità dell'audio riprodotto, però, non è il massimo, ma rimane nella media di tutti i portatili di fascia medio-bassa attualmente in commercio.

Il processore scalda abbastanza, ma, d'altronde, è naturale che in due centimetri di spessore il calore si faccia sentire!

In conclusione, devo dire che sono rimasto positivamente impressionato da questo piccolo gioiellino: in effetti, a guardarlo bene, sembra un giocattolo, ma se si pensa che, un paio di anni fa, tecnologie molto simili venivano montate su Powermac da 2000€ (monitor e periferiche escluse), mi vengono i brividi!

In breve...

Pro: Leggero, piccolo, potente e molto economico. Sistema operativo molto semplice da usare e affidabile. Consigliato a chi viaggia molto.

Migliorabili: Scalda un po' e la durata della batteria non è eccezionale.

Contro: Display piccolo, sconsigliato per chi fa grafica. Manca il floppy, ma si sa che Apple non li monta da parecchi anni.

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