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La trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.
Il Service Pack per Windows XP è finalmente disponibile; ben 130 MB di hotfix, patch e upgrade, e, contrariamente ai predecessori, alcuni importanti modifiche imposte da un processo antitrust sempre più aggressivo. Per prima cosa è necessario scaricarlo dal sito di Microsoft: fin da subito ci viene proposta una scelta, cioè se scaricare l'intero service pack ("Network Installation") oppure un agile modulo che scaricherà in seguito solo i componenti necessari per aggiornare il nostro sistema ("Express Installation"). Inutile dire che la prima scelta è nettamente la migliore, e permette di conservare il pacco sul nostro disco, permettendoci di reinstallarlo anche dopo una eventuale formattazione, oppure trasportarlo su CD-ROM per installarlo agevolmente su più di un sistema. Per evitare tutto il percorso, potete selezionare direttamente il pacco di vostro interesse: Per chi non possedesse una connessione a banda abbastanza larga da permettere lo scaricamento in tempi ragionevoli, Microsoft permette anche di ordinare un CD al costo di circa 10$: questa la pagina da cui inoltrare la richiesta. Una volta entrati in possesso del pacchetto, con un semplice doppio click e i privilegi di amministratore potrete aggiornare il vostro sistema alle più nuove tecnologie, migliorando la compatibilità con i programmi e risolvendo una discreta quantità di problemi, chiudere diverse falle di sicurezza (tutte quelle risolte da ottobre 2001 ad agosto 2002), migliorare la compatibilità hardware (tra cui il supporto alle periferiche USB 2.0, ma non ancora Bluetooth), aggiornare Internet Explorer con il relativo service pack. In caso decidiate di rimuovere l'aggiornamento, sarà possibile farlo con un semplice comando sotto "Installazione Applicazioni", a meno che non abbiate esplicitamente selezionato il contrario durante l'installazione del pacco. Dando uno sguardo ai requisiti di sistema, si nota come lo spazio su disco diventi con questo aggiornamento un componente da tenere sott'occhio: se alla fine del processo vi troverete con ben 150 MB circa occupati in più, attenzione particolare va posta al picco che si raggiunge durante l'elaborazione: ben 717 MB. Per ridurre leggermente lo spazio consumato, potete utilizzare il parametro /U, che impedirà al SP di creare copie di backup necessarie alla sua disintallazione (scelta comunque possibile anche durante l'esecuzione della procedura grafica stesso). Microsoft rinnova inoltre il suo impegno contro la pirateria, aggiornando il meccanismo della Microsoft Product Activation (MPA): il SP si rifiuterà di installarsi su un sistema che utilizza le CD-Key piratate più famose, e include un database delle chiavi valide, controllando che nel sistema che si sta aggiornando sia presente un serial effettivamente rilasciato dall'azienda, e non uno ottenuto mediante uno dei tanti crack per la generazione di chiavi liberamente disponibili sulla rete. In definitiva, se il SP dovesse scoprire una CD-Key piratata si rifiuterà di installarsi, ma il sistema sarà accessibile come prima. Se invece dovesse scoprire un serial generato tramite key-generator, bloccherà del tutto il sistema, richiedendo una nuova attivazione. Modificato inoltre il comportamento MPA in caso di aggiunta o la modifica di qualche device: se prima era richiesto di riattivare immediatamente, ora l'utente ha 3 giorni di "bonus". Oltre queste nuove e tollerabilissime serie di controlli a prima vista assolutamente inoffensivi e che a mio parere possono spettare di diritto a Microsoft per difendere i propri interessi, vi è anche un possibile rischio di privacy: nelle sessioni di aggiornamento successive al SP, la nuova MPA comunica al centro di aggiornamento "Windows Update" CD-Key utilizzata dal sistema (nel dettaglio, una trasformazione matematica unidirezionale della stessa) +la product ID: Windows Update ne verifica la validità in un controllo incrociato con un database di valori validi e blocca l'accesso in caso scopra una combinazione fasulla. Microsoft si sforza comunque di assicurare che nessun dato sensibile dell'utente è inviato durante il processo. Dicevamo anche profondi cambiamenti imposti dal processo antitrust: bene, l'accordo bilaterale impone a Microsoft di dare la possibilità ai rivenditori (e anche agli utenti) di poter nascondere il software "middleware", ossia i programmi riconosciuti non strettamente necessari al sistema operativo, e che mettono Microsoft in una posizione vantaggiosa rispetto alla concorrenza. È quindi ora possibile nascondere Internet Explorer, Outlook Express, Windows Media Player, Windows Messenger, e la versione Microsoft Java Virtual Machine, specificando di utilizzare componenti di terze parti: le modalità di questa funzione sono "Computer Manufacturer" per utilizzare i programmi designati dal produttore del computer (qualora ve ne sia uno) "Microsoft Windows", per utilizzare Internet Explorer e compagnia, "Non Microsoft", per utilizzare di default componenti strettamente di terze parti (come Mozilla, The Bat, QuickTime, Icq, Sun Java VM) e in ultimo "Custom", per specificare manualmente i programmi di interesse. Questa funzione è disponibile da Pannello di Controllo --> Installazione Applicazioni, e messa in evidenza anche nel menu avvio. Va però sottolineato come anche in modalità "Non Microsoft", il middleware non venga effettivamente rimosso, come si aspettavano pieni di speranza i tanti rivenditori, poweruser e anti-Microsoft, ma solamente nascosto all'utilizzatore: una scelta ampiamente, che ha già suscitato non poche polemiche anche nell'ambito legale (che questa funzione avrebbe dovuto zittire): come già successo in passato, Microsoft continua però ad affermare che rimuovere tali prodotti avrebbe effetti collaterali anche sul resto del sistema, poiché numerosi servizi e perfino programmi di terze parti si appoggiano su di essi. Sempre in ambito di "libero mercato", è stata rimossa l'insistente richiesta di registrarsi al servizio "Passport". Dal lato consumer, aggiornato anche Windows Messenger 4.7, che include ora anche nuove funzioni per la comunicazione extra-PC, nonché alcuni "fix" per i numerosissimi problemi di sicurezza. Contrariamente a quanto sembrava essere emerso dalle prime rivelazioni dell'azienda, il SP non include il software di gestione "freestyle" per i device portatili: Microsoft ha affermato che tale inclusione avrebbe solo appesantito il download con funzioni non effettivamente richieste dal mondo aziendale. Una decisione che condividiamo. In definitiva, quindi, è consigliabile installare questo paccone? In linea di massima e in computer dotati delle più recenti tecnologie si, si otterranno supporti per nuove periferiche e parecchi benefici, secondo alcuni anche in termini di stabilità operativa e di un minor numero di "schermate blu" (per altro già rarissime). D'altro canto, oltre al già citato pesante uso di spazio su disco, sono emersi anche alcuni piccoli problemi, in articolare nella funzione di stampa con Office XP, con i firewall ZoneAlarm e Norton Firewall (basta comunque reinstallarli), con il supporto di temi di terze parti, e in generale alcuni piccoli problemini, nella maggior parte dei casi risolvibili con la reinstallazione del software malfunzionante o con l'aggiornamento dello stesso alla versione successiva. Quindi, sì all'installazione di questo service pack, ma il backup prima di procedere, magari con un software specializzato come Ghost o DriveImage è altamente consigliato. Segnala ad un amico |
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