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Agli inizi degli anni 90, un floppy disk costava 3.000 lire. Oggi non vengono nemmeno più venduti singolarmente, ma in scatole da 10 o 20, per la stessa cifra. Purtroppo parallelamente al calo del prezzo si è manifestata fin da subito anche una vistosa perdita di qualità, un po' per limitare le spese ma un po' anche a causa della società informatica moderna, dove è avvenuta una multimedializzazione di massa, che ha portato a generare file dalle dimensioni sempre più imponenti, sicuramente superiori a quelle per cui i piccoli floppy da 1.44 MB (che poi sotto Windows sono solo 1.38, per la presenza FAT di sistema..) erano stati progettati: un file imponente necessita infatti di essere suddiviso, mediante programmi appositi, su più supporti, aumentando le probabilità di errore e la possibilità che la testina scriva su un cluster danneggiato. Ha ancora senso usare questi antiquati strumenti nel 2000? possiamo rispondere di si, ma limitatamente ad alcuni settori: i floppy sono infatti ancora il principale strumento per chi fa assistenza tecnica o lavora in laboratorio, ma il loro campo di impego si ferma qui. Dal punto di vista della compatibilità, possiamo notare che tutti i sistemi montano un lettore floppy in grado di bootare il sistema, mentre solo i BIOS più moderni sono in grado di bootare da CD-ROM. Il floppy poi è "universale": anche sotto dos, non necessita di particolari driver per funzionare, al contrario di CD-ROM e drive zip. Di default, poi, tutti i sistemi ricercano un disco avviabile per prima cosa sul floppy, permettendo velocemente l'avvio di un sistema col disco fisso danneggiato. Questo è l'unico settore in cui il floppy può ancora conservare una sua utilità: per le piccole necessità di ogni giorno è meglio scegliere vie più moderne, in primis l'uso della posta elettronica e di Internet in generale, che permette maggior affidabilità e velocità. Per gli scambi di file più voluminosi esistono poi numerose alternative, fra cui i CD riscrivibili, i cui prezzi sono precipitati sotto le 2.000 (un bel passo avanti rispetto alle 50.000 di due anni fa!), senza assolutamente mostrare perdite nella qualità del prodotto, o un drive Iomega Zip esterno, facilmente trasportabile e configurabile. In chiusura, qualche consiglio per chi vuole continuare ad utilizzare i dischetti:
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