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![]() Che Google sia "il gigante" della ricerche in rete è una constatazione sin banale. Che le sue mire siano quelle di espandere ulteriormente la propria presenza nel tessuto economico americano e internazionale è altrettanto pacifico, come dimostrano la piattaforma open source per le comunicazioni mobili Android e la partecipazione all'asta per le frequenze radio che si tiene in questo periodo negli USA. L'ultima iniziativa della società che interessa propriamente la rete telematica globale è di questi giorni, e si chiama Google Knol. GKnol, secondo le parole del blog ufficiale della corporation, è o dovrebbe essere la risposta alla sfida di "trovare un modo per aiutare le persone a condividere la propria conoscenza". Ci sono molte persone, suggeriscono da Google, depositarie di competenze peculiari che potrebbero risultare utili ad un'ampia platea di lettori, avessero una vetrina privilegiata per farsi conoscere da tutti. Ed è appunto dallo sforzo di creare tale vetrina che nasce Knol (diminutivo di "Knowledge", conoscenza). Il nuovo portale in dirittura d'arrivo nei prossimi mesi - anche se non sono state comunicate date precise a riguardo - sarà aperto al contributo di quanti vorranno scrivere sui più svariati argomenti, dalle spiegazioni scientifiche a quelle sulla medicina, dall'intrattenimento ai manuali fai-da-te. Al fare da cardine nel nuovo sistema saranno gli autori stessi, sul cui nome, sulla cui reputazione e abilità di conquistarsi i lettori girerà il motore di ricerca che scandaglierà i "Knol", indicizzando gli articoli e i contenuti esattamente come Google indicizza attualmente il web. Grande G ci tiene a precisare che non ha alcuna intenzione di comportarsi come un editore propriamente detto: non ci sarà alcuna verifica sulla veridicità e l'autorevolezza dei vari Knol, e la responsabilità di quanto scritto nei suddetti ricadrà esclusivamente sui rispettivi autori. In soldoni, con Knol Google fa un ulteriore passo avanti nella concretizzazione della sua visione di motore della "conoscenza interconnessa", che indicizza e mette a disposizione di tutti non solo i contenuti testuali e multimediali Rete, ma contribuisce esso stesso a distribuire opere originali che vadano ad arricchire la già corposa offerta disponibile attraverso i vari search engine riconducibili alla corporation. Una enciclopedia propriamente detta, quella di GKnol, con cui Google dimostra di voler battere la strada fin qui intrapresa da Wikipedia, l'enciclopedia libera più consultata di Internet. Al contrario di Wikipedia, però, Google Knol ha ben poco di collaborativo: ogni Knol ha un autore, e ogni autore scrive quello che reputa più opportuno senza l'intervento di soggetti esterni, mentre gli articoli della "wiki" vengono costantemente rimaneggiati e raffinati da decine di mani e menti diverse nel corso del tempo. Nella centralità dei singoli autori molti ravvisano uno dei limiti di GKnol, che per scrollarsi di dosso le facili accuse di essere un "doppione" inutile della suddetta Wikipedia ha forse dovuto seguire una strada diversa dalla scrittura collaborativa, ma che così facendo rischia di proporre un gran quantitativo di informazioni inutili, mal esposte o peggio ancora incorrette o volontariamente falsate. È un nuovo modello di enciclopedia telematica quello che Google sta per lanciare, la cui utilità sarà tutta da dimostrare nonostante le dichiarazioni entusiastiche dei G-men: pur con tutte le critiche e le discussioni fin qui scatenate, Wikipedia ha da tempo dimostrato di essere un punto di riferimento irrinunciabile per la conoscenza in rete, in grado per giunta di rivaleggiare con opere enciclopediche ben più quotate e blasonate. Segnala ad un amico |
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