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Internet2 arriva a 100 Gigabit al secondo

27/10/2007
- A cura di
Archivio - La super-rete telematica accessibile solo agli istituti di ricerca aumenta in maniera spropositata le sue già clamorose capacità massime di trasferimento dati.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

La notizia appare sbalorditiva a noi semplici mortali che in Italia arranchiamo dietro le ADSL e i collegamenti in UMTS, gestiti da provider-monopolisti interessati più ad arraffare soldi che al mero progresso tecnologico: quella che potrebbe diventare Internet del futuro, la rete telematica statunitense attualmente a disposizione di istituzioni educative e centri di ricerca nota come Internet2 ha fatto l'upgrade, moltiplicando il precedente limite di banda di 10 Gigabit al secondo per un fattore 10 e arrivando quindi a 100 Gbit/sec.

Internet2_logo.gif

I giapponesi staranno anche pensando di sostituire Internet, ma la sua erede diretta made in U.S.A. darà loro un gran bel filo da torcere. Dopo i record di velocità nel trasferimento di quasi 10 Gigabit di dati al secondo raggiunti nel 2006, i ricercatori hanno collegato insieme 10 link su fibra ottica da 10 Gbit ognuno, portando così la capacità massima nominale della rete ai suddetti 100 Gigabit.

Una "pietra miliare" che mette a disposizione della sempre più avanzata rete di ricerca&sviluppo degli States un network al passo con le crescenti richieste di banda, secondo quanto dichiarato dal CEO del consorzio dietro Internet2 Doug Van Houweling. Un traguardo importante certo, ma che non sarà ad ogni modo disponibile da subito per tutto il network: attualmente il consorzio è ancora al lavoro per ottimizzare le pre-esistenti connessioni da 10 Gigabit, ragion per cui assieme alla notizia del sensazionale collegamento a 100 Gbit/sec. è stata presentata anche la tecnologia Dynamic Circuit Network (DCN).

Grazie all'impiego di DCN sarà possibile stabilire una connessione point-to-point tra due nodi del network iper-veloce, creando nei fatti una connessione dedicata in grado di sfruttare nella loro interezza i 10 Gigabit al secondo trasferibili su fibra. Come risultato, un ricercatore dell'Università di Nebraska-Lincoln ha trasferito verso l'istituto di ricerca Fermilab nell'Illinois 333 Gigabyte in circa cinque minuti.

DCN verrà lanciato il prossimo gennaio, assieme ad altre tecnologie in grado di rendere ancora più performante il funzionamento di Internet2 sulla base del nuovo protocollo di rete Ipv6.

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