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Premio Nobel ai due padri dell'hard disk nanotecnologico

16/10/2007
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Archivio - Venti anni fa lavorarono separatamente raggiungendo il medesimo risultato nel campo delle tecnologie dell'infinitamente piccolo. La loro scoperta è alla base dei moderni hard disk e dispositivi ultracompatti quali iPod e lettori MP3.

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Abert Fert e Peter Grunberg, l'uno francese l'altro tedesco, sono stati in questi giorni insigniti del prestigioso Premio Nobel per Fisica 2007 da parte dell'Accademia Reale delle Scienze Svedese: entrambe, percorrendo strade diverse, arrivarono nel 1988 alla stessa conclusione, ponendo le basi per la miniaturizzazione dei dischi fissi e quindi per l'attuale diffusione capillare della società della conoscenza.

I due fisici scoprirono quasi per caso un effetto fisico chiamato Magnetoresistenza Gigante (GMR), grazie al quale una variazione molto debole nel campo magnetico può portare allo sviluppo di una grande differenza elettrica all'interno di un sistema predisposto. Considerando che le informazioni sui dischi fissi vengono registrate grazie alle proprietà magnetiche della materia, l'effetto GMR risulta ideale per l'applicazione nell'ambito dell'informatica e della tecnologia dell'informazione.

Abert_Fert_and_Peter_Grunberg.jpg

Dopo la scoperta iniziale Fert e Grunberg lavorarono per anni alla sua concretizzazione, realizzando finalmente nel 1997 la prima testina di lettura/scrittura basata sull'effetto GMR da inglobare negli HD. Il resto, come si suol dire, è storia: la tecnologia ha permesso la realizzazione di hard disk minuscoli, incomparabilmente più piccoli rispetto ai "frigoriferi" impiegati negli anni 70/80 per stoccare grandi quantità di dati.

PC desktop, computer portatili e via via fino all'iPod e ai dispositivi microscopici e iper-capienti sparsi oramai dappertutto, ognuno di questi oggetti indispensabili per la moderna società dei bit deve sostanzialmente tutto ai due ricercatori, che senza volerlo hanno aperto le porte a quella che i commentatori hanno definito la Civiltà del Gigabyte, recentemente evolutasi fino ad arrivare all'ancora più incredibile traguardo del Terabyte.

Anche le ultime tendenze in fatto di registrazione magnetica delle informazioni binarie, il Perpendicular Magnetic Recording e il Discrete Track Recording (DTR) - che hanno contribuito e contribuiranno non poco a rivitalizzare il settore - sono in sostanza figlie della scoperta dei due fisici insigniti dell'importante riconoscimento.

E se la società dell'informazione - e quindi tutti noi - deve praticamente tutto ad Abert Fert e Peter Grunberg, la magnetoresistenza gigante da loro scoperta coincide anche con un altro primato di importanza capitale. Per poter agire a dovere, l'effetto GMR necessita di strati di materiale da "magnetizzare" spessi solo pochi atomi, ragion per cui esso viene considerato anche come "la prima reale applicazione del promettente campo della nanotecnologia", si legge nella press release ufficiale dell'Accademia.

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