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Ha aperto i battenti ufficialmente da qualche giorno SpiralFrog.com, un nuovo portale che consente ai cittadini statunitensi e canadesi di scaricare musica e video gratuitamente, ponendosi come alternativa "legale, sicura ed affidabile" al download selvaggio via peer-to-peer.

Il servizio spera di poter lucrare sulla pubblicità presente sul sito tanto da poter realizzare un business sostenibile e poter pagare i diritti d'autore ai rispettivi detentori. SpiralFrog di fatti offre circa 800.000 tracce audio e 3.500 filmati dei maggiori successi commerciali. Il sito offre canzoni dei principali idoli, fra cui Gwen Stefani, Rihanna, Fergie, Kanye West e molti altri nomi resi celebri da MTV.

A catalogo è presente principalmente materiale di Universal Music Group, ma Joe Mohen, CEO dell'azienda, spera di raggiungere risultati tanto positivi da poter coinvolgere a breve anche le altre etichette, e poter raggiungere 2 milioni di brani disponibili nei mesi a venire.

A lasciare perplessi gli osservatori del settore sono però i pesanti "lucchetti digitali" applicati ai brani così acquisiti. I file scaricati dal sito infatti possono essere riprodotti solamente da Windows Media Player 10 e 11 (quindi niente Mac, Linux, Windows 2000 o precedenti), non possono essere masterizzati su CD Audio, richiedono l'utilizzo di un apposito "download manager" e diventano inutilizzabili se non ci si collega a SpiralFrog.com almeno una volta al mese.

Come se ciò non fosse abbastanza per scoraggiare anche il teenager più accanito, i brani possono essere trasferiti solamente su (massimo due per brano) player MP3 compatibili con il formato WMA protetto, fra cui non figura il leader di fatto del settore, Sua Maestà iPod.

L'opinione

Trattandosi di un servizio totalmente gratuito per l'utente finale, qualche limitazione può sicuramente essere tollerata di buon grado... a patto però che si sia disposti a trattare la musica così acquisita come "usa e getta": i limiti imposti dal servizio, voluti o meno che siano, non ne fanno infatti una fonte affidabile per ottenere musica che possa essere riprodotta anche in futuro. Se si costruisse una libreria personale composta da qualche centinaio di pezzi ma, per ipotesi, la società fallisse e SpiralFrog.com non fosse più raggiungibile? Tutti i file diverrebbero illeggibili, e quindi da buttare.

Riuscirà SpiralFrog a porsi come valida alternativa agli MP3 totalmente liberi da qualsiasi vincolo di utilizzo e tecnologia presenti sui circuiti di eMule, BitTorrent e soci? Mentre torno ad ascoltare una delle tante radio che trasmettono legalmente in streaming, intravvedo già una fine prematura per l'ennesima "buona idea" stritolata da una visione decisamente antiquata del settore.