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Il Giappone pensa a sostituire Internet

30/08/2007
- A cura di
Archivio - Uno dei paesi tecnologicamente più avanzati del mondo progetta un network next-gen, in grado di soppiantare in tutto e per tutto Rete odierna. Bypassando i suoi problemi di velocità, affidabilità e sicurezza nel trasferimento dei dati.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

01_-_Thez_Internetz.jpgMancano ancora un bel po' di lustri prima che le incredibili velocità di Internet2 siano alla portata dei comuni mortali, ma la superpotenza tecnologica del Sol Levante già pensa al futuro del futuro dei gangli vitali della società telematica, annunciando la nascita di un progetto intersettoriale che avrà il compito di costruire le fondamenta di un network completamente innovativo rispetto a quello odierno.

L'agenzia di stampa Kyodo news rivela che il Ministro delle Comunicazioni Yoshihide Suga ha in animo di assemblare un'organizzazione di controllo atta allo scopo questo autunno partendo da società private, istituti accademici e autorità governative.

L'ambizioso progetto di nuova Rete, il cui utilizzo commerciale si prevede sarà possibile entro il 2020, dovrà superare gli attuali limiti di Internet, vale a dire i sempre più evidenti colli di bottiglia nella velocità di trasferimento dei dati, l'inaffidabilità e la vulnerabilità a qualsiasi attacco telematico come quelli delle botnet e di massicci DDoS, l'incapacità a ripristinare velocemente le condizioni di piena operatività e l'intrinseca insicurezza dei dati scambiati sul network.

Più veloce, resistente, flessibile e sicura: il ministro Suga spera che il futuro della connettività umana parli giapponese dopo l'invenzione americana di ARPANET/Internet, facendosi promotore della presenza del Sol Levante nella definizione degli standard tecnologici del network di prossima generazione.

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