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![]() Il problema globale dello spamming ha ormai raggiunto dimensioni tali da minacciare la reale fruibilità della e-mail come strumento di produttività: i numeri sono sconfortanti. Nel quadro genreale, buone notizie si accostano ad rivelazioni ben peggiori, ed emergono interessanti percentuali sui prodotti più sponsorizzati. Una corte di appello di Washington ha infatti respinto l'appello di Jason Heckel, uno spammer professionista che utilizzava proprio le "junk e-mail" per promuovere il proprio kit miracoloso "Come fare soldi con Internet" ("How to Profit From the Internet") in vendita per "soli" 39.95$. Heckel dovrà ora pagare secondo le decisioni del processo a suo carico del 2002: circa 100.000$ fra spese legali e danni. Come dicevamo però emergono anche dati molto sconfortanti: stando ad alcune ricerche realizzate dal noto portale Yahoo, ben il 20% degli utenti ha acquistato almeno una volta un prodotto pubblicizzato tramite SPAM, nonostante quasi l'80% lo consideri un grosso fastidio. Inutile sottolineare come sia del tutto impossibile debellare questa piaga telematica fino a quando gli spammer professionisti continueranno a ricevere buoni introiti dalle loro azioni. Rese note infine alcune statistiche: il 55.69% delle mail-spazzatura partirebbero dagli USA, e pubblicizzano siti web prevalentemente ospitati su server cinesi (73.58% del totale). La maggioranza dei prodotti sono di natura medica, fra cui svettano droghe e altri prodotti magici per potenziare ed ingrandire alcune parti del corpo.. Questa la classifica completa dei prodotti più "spammati" Droghe/Medicinali - 29.53% Prestiti e Mutui - 9.68% "Crescite Miracolose" - 7.05% Shopping - 6.86% Software - 6.11% Prodotti finanziari - 5.87% Offerte di lavoro da casa - 4.06% Appuntamenti - 3.15% Pornografia - 3.1% Perdita di peso - 2.62% Prodotti di bellezza e salute - 2.53% Soluzioni finanziarie per debiti - 2.48% Lauree e titoli di studio - 2.43% Assicurazioni auto - 1.86%. Segnala ad un amico |
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