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![]() Sembra l'ennesima barzelletta sbeffeggiante il colosso di Redmond, e invece è un caso di cronaca informatica recente. Avira AntiVir PersonalEdition, noto antivirus free prodotto dall'omonima compagnia tedesca, ha riconosciuto il file eseguibile di Internet Explorer 6 (iexplore.exe), il browser web integrato in Windows XP, come il trojan TR.Spy.Goldun.ML, e quindi un agente patogeno pericoloso per il sistema e i dati degli utenti da eliminare non appena identificato. Cosa che molti utilizzatori di AntiVir, scattato l'allarme, hanno giustamente fatto.
Successivi aggiornamenti dell'antivirus hanno naturalmente risolto il problema, ma lo stupore rimane: al di là della minimizzazione dell'incidente, è oltremodo preoccupante vedere come basti veramente poco perché quello che dovrebbe essere un baluardo alla nostra sicurezza informatica si trasformi in una spada implacabile, mortale per gli applicativi e (potenzialmente) per i dati dell'utilizzatore. Certo, nel caso specifico, esiste sempre l'alternativa: passando ad un browser più moderno e sicuro, l'iexplore.exe incriminato perde tutta la sua utilità e importanza. Sempre che l'antivirus dell'ombrellino rosso non cominci a prendersela anche col piccolo panda di Mozilla... Segnala ad un amico |
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