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Un Partito Pirata pan-europeo entro il 2009

12/10/2006
- A cura di
Archivio - L'organizzazione politica svedese pro-libertà digitali pensa ad una iniziativa coordinata a livello comunitario per porre fine alla follia da DRM voluta e perseguita dall'industria dell'intrattenimento..

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Pirate Party nasce in Svezia nel Gennaio di quest'anno, ed è il più grande partito politico di rappresentanza senza seggi in parlamento del paese. I principi cardine dell'organizzazione sono tre: cultura condivisa, conoscenza libera e gratuita e protezione della privacy. Abbiamo recentemente riportato la nascita della loro ultima iniziativa in ordine di tempo, la darknet Relakks per la difesa della privacy degli utenti Rete (rif. La darknet svedese per il completo anonimato in rete).

01_-_Pirate_Party.jpgRickard Falkvinge, leader del "Partito Pirata", ha in questi giorni rilasciato alcune dichiarazioni concernenti una sorta di "attacco coordinato" a livello europeo per le elezioni comunitarie del 2009. "Stiamo verificando la possibilità di far nascere il primo e più grande partito pan-europeo, con una piattaforma comune a tutti i paesi coinvolti", ha annunciato Mr. Falkvinge, riportando come le corrispondenti organizzazioni tedesche e austriache siano già della partita, con tavoli di trattativa aperti con le altre organizzazioni del continente.

Falkvinge fa presente che gli obiettivi del Pirate Party vanno ben oltre la semplice legalizzazione del file sharing: "Il fatto che noi siamo pro-file sharing è una semplice conseguenza logica del fatto che siamo pro-libertà civili", dice, "e noi siamo pro-libertà civili per la stessa ragione per cui l'industria dell'intrattenimento è contro le libertà civili, perché hanno una ragione ben precisa da difendere". In questo senso le tecnologie DRM di protezioni dei contenuti, di cui oggi abusa l'industria (come ha già sottolineato, allarmata, la British Library, una delle più importanti organizzazioni culturali del mondo, rif. British Library contro le DRM), sono il metodo spiccio usato dai "grandi cartelli dei media per scrivere le proprie regole per raggirare le legislazioni sul diritto d'autore, mentre abbiamo un parlamento eletto preposto per la scrittura delle leggi".

Pirate Party lavora insomma per la presa di coscienza da parte dei cittadini (sempre più "cittadini della rete") dei propri diritti, e si prodiga attivamente per la difesa dei suddetti diritti civili (sempre più "diritti digitali"), denunciando la tracotanza dei potentati economici e dei loro tentativi di fermare il progresso delle tecnologie di condivisione dei contenuti e della conoscenza attraverso la rete.

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