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Dopo aver negato con forza la possibilità di un Windows XP "Second Edition", Microsoft sembra tornare sui propri passi, annunciando una nuova versione aggiornata del proprio sistema operativo consumer, destinata a colmare l'incredibile gap temporale che separerebbe Windows XP dalla prossima edizione di Windows, nome in codice "Longhorn", atteso per la metà del 2006.

"Windows XP Reloaded", questo il nome del prodotto in questione, farà il proprio debutto per la fine del 2004: a quanto pare la versione "rinfrescata" di XP sostituirà i normali prodotti "boxed" disponibili sugli scaffali dei negozi ma sarà disponibile anche in un "kit di aggiornamento" disponibile via web, che permetterà agli attuali utenti di Windows XP di aggiornare i propri sistemi con facilità, tramite un installer che permetterà di selezionare quali update scaricare e quali no.

Greg Sullivan, product manager della divisione "Windows" di Microsoft, ha dichiarato di non conoscere le modalità di distribuzione del prodotto: non è ancora stato deciso se verrà rilasciato gratuitamente agli attuali utilizzatori di Windows XP oppure se l'update sarà a pagamento: gli analisti, perlomeno in questa primissima fase di dichiarazioni, sembrano essere più inclini verso la seconda ipotesi.

Oltre ad includere, come prevedibile, il Service Pack 2 di Windows XP (disponibile da metà 2004 anche per tutti gli utenti del Windows XP "Prima Edizione") la versione Reloaded presenterà in anteprima anche nuove tecnologie, fra cui spicca la suite multimediale Windows Media Player 10.

L'analista Rob Helm fa giustamente notare come l'impegno del gruppo di sviluppo in una versione intermedia di Windows potrebbe "shiftare in avanti" di molti mesi Longhorn: "C'è un solo team di sviluppo di Windows: se è stata pianificata una versione intermedia, questo potrebbe impattare sulla roadmap", ha dichiarato Helm, "quanto pesantemente dipenderà in gran parte da quello che si desidera introdurre in questa versione Reloaded".

L'analista ha proseguito spiegando come questo potrebbe farsi sentire in modo davvero significativo sul business highend di Microsoft: continui cambi di roadmap infatti rendono difficile al mercato aziendale strutturare una "tabella di adozione" dei prodotti: se la cosa è del tutto trascurabile nel settore consumer, questa esigenza è molto sentita nel segmento professionale.

Gli stessi analisti che avevano predetto l'evento all'inizio del 2003 ma furono successivamente smentiti da Microsoft, notano ora (nuovamente) come l'uscita di una nuova versione di transazione fosse inevitabile: Windows infatti si vede tallonato sempre più da vicino dai sistemi operativi open source, in prima linea Linux, che oltre ad essere gratuiti stanno riscuotendo sempre più successo anche sulla fascia desktop, godendo di riflesso di analoghe scelte di migrazione verificatesi nel settore business.

Per Microsoft quindi, rinsaldare il legame con i clienti, mediante appunto una versione aggiornata del proprio prodotto di punta, è un passo fondamentale: in uno scenario del genere quindi, non mi meraviglierebbe la scelta di rilasciare l'aggiornamento in forma del tutto gratuita, anche per proseguire la campagna "Trustworthy Computing" che sembra essere stata un po' minata dalle tante e pesanti vulnerabilità scoperte in Windows negli ultimi mesi..