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Verizon vince in tribunale

02/01/2004
- A cura di
Zane.
Archivio - Una corte distrettuale in USA ha sentenziato che RIAA non ha alcun diritto di richiedere ai provider i nomi degli utenti sospettati di filesharing illegale..

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Un passo importante è stato fatto nel grande duello che vede opposta RIAA, l'associazione discografici americani, alla grande rivoluzione nella distribuzione delle informazioni che è il peer-to-peer: una corte distrettuale in USA ha sentenziato che l'Industria non ha alcun diritto di richiedere ai provider i nomi degli utenti sospettati di filesharing illegale.

La decisione pone fine alla diatriba fra RIAA e Verizon, un provider americano che aveva rifiutato di rivelare all'industria il noma di uno dei proprio abbonati, sospettato dall'Associazione di praticare filesharing con materiale protetto da copyright ma crea anche un importante precedente per casi futuri.

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