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Rootkit scoperto in un film su DVD

01/03/2006
- A cura di
Archivio - Ennesima segnalazione di abuso di tecnologie DRM invasive, colpevoli di installare sul sistema componenti inaccessibili al controllo dell'utente..

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

01_-_Rootkit.jpgLa colonna infame si allunga, un nuovo nome merita la pubblica gogna per aver dimostrato, una volta di più, che le tecnologie DRM sono il problema, e non la soluzione ai mali del nuovo mercato dei contenuti digitali.

Dopo lo scandalo del rootkit di Sony, vero e proprio malware installato sul sistema dalla protezione XCP presente sui CD-Audio venduti dalla multinazionale (da noi indicata come pianta-grane in tempi non sospetti!), un nuovo caso di "software invisibile" sale alla ribalta della cronaca, e questa volta c'è la conferma di una società specializzata nel campo della sicurezza informatica.

Dopo casi come quelli che hanno di recente coinvolto Symantec e Kaspersky (entrambe produttrici di rinomati e diffusi software di sicurezza e protezione antivirale), accusate di usare meccanismi di funzionamento sfuggenti al controllo dell'utente, la presenza di un rootkit all'interno della versione tedesca del DVD del film "Mr & Mrs Smith" pare confermata. La segnalazione, partita dal sito teutonico Heise, è stata successivamente verificata da F-Secure.

Il colpevole, questa volta, è il sistema di protezione Alpha-DVD, sviluppato dalla società Settec. In questo caso, il rootkit utilizza delle tecniche di camuffamento per nascondere il processo installato dal software presente sul DVD, risultando meno dannoso e pericoloso per la sicurezza del sistema di quello invasivo di Sony. La società produttrice ha implicitamente confermato la presenza del processo nascosto rendendo disponibile, a questo indirizzo, una procedura di disinstallazione.

02_-_Rooted_System.jpg"Non è possibile combattere il fuoco con il fuoco", ha affermato uno specialista di sicurezza riguardo la questione dei rootkit, sempre più usati dall'industria come metodologia di protezione dei contenuti, "così come non è possibile combattere la pirateria utilizzando tecniche quali i rootkit se non si vuole poi costringere i clienti a rifiutarsi di vedersi installare a loro insaputa programmi nascosti".

Come a dire, quando le major non trovano niente di meglio da fare, per contrastare l'evoluzione tecnologica e le nuove possibilità offerte dal digital content sharing, che far incattivire gli utenti che, nonostante tutto, ancora comprano originale. Acquirenti che, grazie al susseguirsi di casi del genere, c'è da scommettere saranno sempre meno in futuro...

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