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Microsoft consiglia di abbandonare Google per tutelare la propria privacy

22/09/2012
- A cura di
Internet - Microsoft attacca Google tramite una pagina su Bing dove consiglia di abbandonare il più famoso motore di ricerca per diverse questioni legate alla privacy, spingendo per l'utilizzo del proprio servizio. Siamo all'inizio di un nuovo scontro nel mondo dell'informatica?

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Era il 9 giugno del 2009 quando Microsoft lanciava Bing, il motore di ricerca targato Redmond che andava a sostituire il vecchio Windows Live Search per competere con le altre proposte del settore.

Dopo circa tre anni di attività sicuramente Bing si è ritagliato uno spazio importante fra i motori di ricerca, anche grazie all'accordo decennale siglato con Yahoo!, ma non è mai riuscito per davvero a scalzare sul podio Google, in assoluto il più utilizzato nel mondo.

Sembrerebbe che Microsoft abbia deciso, probabilmente per aumentare la diffusione del proprio motore di ricerca, di attaccare direttamente Big G su uno dei punti storicamente più deboli della società di Mountain View: infatti, come è possibile vedere a questa pagina presente sul portale Bing, viene sottolineato come Google non rispetti appieno la privacy degli utenti, soffermandosi come prova su 4 punti cruciali riguardanti soprattutto gli utenti Safari:

  • Google ha promesso che non ci sarebbe stato il tracciamento degli utenti Safari.
  • Google ha infranto la sua promessa e gli utenti di Safari sono stati tracciati senza il loro permesso.
  • Google ha utilizzato queste informazioni ottenute in modo improprio per indirizzare gli annunci a scopo di lucro.
  • La FTC è intervenuta nei confronti di Google, sotto forma di una multa pari a 22,5 milioni dollari.

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Secondo Microsoft per questi motivi utilizzare il motore di ricerca di Google (e di conseguenza i servizi ad esso collegati) sarebbe altamente rischioso soprattutto per gli utenti del browser di Apple, e viene consigliato caldamente di utilizzare Bing sia per le ricerche, sia come home page predefinita.

È un attacco molto diretto quello lanciato da Microsoft a Google, forse unico nella storia fra i due colossi dell'informatica, il quale potrebbe essere il preludio ad una nuova guerra nel mondo dell'IT dopo quella che ha visto (e vede tutt'ora) contro Apple e Samsung per la questione dei brevetti dell'iPhone.

Staremo a vedere quali saranno i risvolti di tale vicenda, anche perché le due società sono rivali anche in altri campi oltre a quello dei motori di ricerca (sistemi operativi mobile e desktop, posta elettronica, ecc.) e il tutto potrebbe espandersi anche a tali settori.

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