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![]() Il rinnovo del comparto di ricerca di Google non era che la punta dell'iceberg di una novità ben più sostanziosa: nei giorni precedenti, infatti, il colosso ha presentato una nuova piattaforma per l'interazione sociale. Ufficiosamente, si tratta dell'anti-Facebook, ufficialmente di Google+. Le parole d'ordine sono privacy e tutela dei dati personali: il nuovo social network promette infatti un controllo granulare sulle informazioni condivise, grazie anche alla possibilità di stabilire facilmente chi può vedere cosa e disabilitare a piacimento determinate azioni (come la condivisione, ad esempio). L'accesso è attualmente limitato ai soli possessori di un invito (e, a causa del pesante traffico generato, talvolta neanche a loro), ma la piattaforma è destinata ad aprire le porte a tutti e in tutto il mondo a breve. È ancora troppo presto per fare previsioni ma, per come stanno attualmente le cose, Google+ sembra avere tutte le carte in regole per diventare un punto di riferimento del settore. Il servizio mantiene lo stile generale proprio del colosso, che fa della semplicità il punto di forza. Le pagine del network risultano infatti ricche di possibilità e funzioni d'avanguardia, ma anche di molto "spazio bianco". La pagina principale è chiamata Stream, cioè Flusso, ed è paragonabile alla bacheca del cugino blu. Qui vengono mostrati tutti i contenuti condivisi dagli amici, con la possibilità di restringere la visualizzazione per cerchie. I post possono essere normalmente commentati o condivisi, nonché +1nati (Google ha coniato un vero e proprio neologismo dal proprio pulsante). Il +1 è il rivale del "Mi Piace" di Facebook, e permette di manifestare il proprio consenso su un particolare post/pagina. In testa allo Stream è possibile condividere qualcosa di personale, dai pensieri alle immagini, dai link ai luoghi, selezionando inoltre chi è autorizzato a vedere tale informazione. Pochi i contenuti a destra: solo un estratto degli amici e qualche consiglio per le nuove conoscenze, insieme al link ai videoritrovi. Sulla sinistra figurano infine un link a Spunti e il box della chat: invisibili le differenze con quello dell'omonima casella di posta. Si prosegue con la sezione dedicata alle immagini. Nessuna innovazione particolare: le sezioni principali presenti sono "Foto dalle tue cerchie", "Foto di te" e "I tuoi album". Piacevole l'effetto-ventaglio di anteprima collettiva che si attiva al passaggio su un raccoglitore. Le immagini caricate possono andare a costituire nuovi album o essere aggiunte a raccoglitori già esistenti. La fase di caricamento è piuttosto veloce: più foto alla volta vengono inviate ai server remoti, e al termine dell'upload si può beneficiare di un basilare editor per la modifica (rotazione delle immagini, aggiunta di didascalia). Si passa poi alla pagina del profilo. Anche qui nessuna novità particolare: i campi disponibili sono moltissimi (segnaliamo la sezione "Imprese memorabili"), ma il grado di visibilità di ogni informazione è altamente configurabile. L'interfaccia grafica è identica a quanto Facebook già propone. L'impressione è che Google voglia rendere queste pagine le predefinite per la visualizzazione dei profili a discapito di Google Profiles. In un futuro quindi, le ricerche per nome e cognome sul celeberrimo motore di ricerca potrebbero rimandare qui. È invece molto interessante la pagina +1 all'interno del profilo, attraverso la quale è possibile visualizzare tutte le pagine e i siti web a cui, nel tempo, si è regalato il proprio consenso. Uno dei punti di forza del social network è da ritrovarsi sicuramente nelle cerchie (Google Circles), implementazione ampiamente rivisitata del concetto facebookiano di "amico". Le cerchie sono gruppi a cui i contatti possono essere aggiunti, e che saranno poi utilizzate per la condivisione. Posso scegliere di condividere un pensiero con la cerchia di MegaLab.it, ma non quella dei Friends, a cui probabilmente non interesserebbe. Allo stesso modo, i Friends saranno ben contenti di dare una sbirciata alle mie foto della vacanza, ma è una possibilità che non voglio dare agli Acquitances (Conoscenti). Le cerchie possono essere create, rimosse e modificate con semplicità, e piacevoli effetti accompagnano tutte le operazioni effettuate nella pagina. Al primo accesso, Google+ si collega a Gmail e ricava da lì tutti gli indirizzi con i quali è probabile voler entrare in contatto, ma rende comunque possibile l'importazione di questi attraverso le webmail di Yahoo! e Windows Live. ![]() Videoritrovi, Spunti e toolbar Segnala ad un amico |
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