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![]() Le aspettative del pubblico legate alla versione "X" (dieci) di Adobe Reader erano indubbiamente molto alte. Grazie alla nuovissima sandbox nella quale è isolato il software, il gruppo aveva assicurato che l'applicativo sarebbe risultato più sicuro rispetto alle generazioni passate, rendendo la necessità di installare update nettamente meno frequente. L'esperienza quotidiana sembra confermare la validità della nuova soluzione Adobe: l'ultimo maxi-allarme legato al celebre lettore di PDF riguarda la versione 9 e risale a novembre 2010. Ora anche un test condotto da Sophos decreta la superiorità di Adobe Reader X in fatto di sicurezza: il programma è infatti riuscito ad aprire un PDF "avvelenato" senza problemi, limitandosi a visualizzare un innocuo messaggio d'errore, e prevenendo ulteriori conseguenze nefaste. Al contrario, il documento in questione scatenava un'esecuzione di codice da remoto, finalizzata ad installare malware assortito sul PC della vittima, una volta aperto con Adobe Reader 8 (non è chiaro il perché il ricercatore abbia preferito ignorare la versione 9). "Sembra che un aggiornamento introdotto in Adobe Reader X abbia spezzato un componente fondamentale di questa minaccia. Ben fatta, Adobe!" si legge nel post pubblicato dalla software house britannica. Alla luce di questa conferma, Sophos esorta gli amministratori di sistema a migrare le postazioni di lavoro alla nuova versione del programma non appena possibile. Tale suggerimento può, naturalmente, essere esteso anche al pubblico consumer. Segnala ad un amico |
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