![]() Ultime news
![]() Ultimi articoli
![]() Le ultime dal Forum |
![]() Correlati![]() TagPassa qui con il mouse e visualizza le istruzioni per utilizzare i tag!
Il dibattito è aperto: partecipa anche tu!
![]()
Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa.
![]() Internet si riempirà di domini ".xxx" negli anni a venire? È sicuramente possibile, a giudicare dalle prime reazioni del mercato. Sul finire della settimana scorsa, ICANN, ovvero l'associazione internazionale che supervisiona l'assegnazione dei domini e dei relativi indirizzi IP, ha approvato ufficialmente il nuovo TLD (Top level domain) "xxx" nel corso di una conferenza tenutasi a Brussels. Si tratta della desinenza, discussa da anni, che dovrebbe caratterizzare i contenuti "piccanti", in maniera analoga al modo in cui ".gov" identifica gli host governativi, ".edu" quelli universitari, ed i vari ".it", ".de", ".fr" quelli di specifici Paesi. Sebbene, dal punto di vista tecnico, nulla vieti di impiegare un dominio .xxx per erogare un qualsiasi servizio Internet, il mercato di riferimento principale è quello legato ai siti web. "È una buona notizia per coloro che voglio trovare, oppure evitare, i contenuti per adulti", ha commentato uno degli interessati. L'idea alla base è infatti quella di rendere più semplice identificare a priori i siti pornografici: questo permetterà, secondo i proponenti, ai consumatori interessati all'argomento di trovare più facilmente materiale di questo tipo e, dal lato opposto, a chi fosse infastidito dal porno di tenersi alla larga dai contenuti osceni. Resta da vedere quanto le aziende di settore saranno interessate ad acquistare nomi sul nuovo TLD. ICM Registry, una dei rivenditori che ha maggiormente spinto per l'approvazione della desinenza, ha assicurato che vi siano in essere già oltre 110.000 pre-registrazioni. Associazioni religiose e a tutela dei minori hanno però commentato che, in larga misura, i nuovi nomi a dominio saranno acquistati principalmente da aziende del porno interessate a tutelare il proprio marchio da registrazioni abusive ed affiancare il .xxx all'abituale .com. Effettivamente, è altamente improbabile che i colossi del settore possano essere semplicemente in procinto di abbandonare il proprio indirizzo abituale per spostarsi sui domini .xxx. Ad ogni modo, sarà necessario attendere ancora qualche tempo per verificare il successo delle desinenze .xxx: nonostante il via libera ufficiale di ICANN sia già arrivato, i siti saranno effettivamente attivabili solo dai primi mesi del 2011. ICM Registry prospetta l'attivazione di 500 mila indirizzi entro i primi 12 mesi di effettiva disponibilità sul mercato. Un risultato certamente interessante, ma che rappresenterebbe comunque appena il 10% dei 5-6 milioni di stiti web dedicati al porno rintracciabili on-line sui "vecchi" TLD. Numerose sono le soluzioni software gratuite in grado di bloccare i contenuti pornografici: K9 Web Protection rimane una delle più efficenti e facili da configurare, ma gli interessati possono dare un'occhiata anche a Windows Live Family Safety 2011. Segnala ad un amico |
© Copyright 2025 BlazeMedia srl - P. IVA 14742231005