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Simulazione Cia di un attacco informatico su larga scala

31/05/2005
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Archivio - L'agenzia per la sicurezza americana organizza un test simulato per verificare le capacità di reazione dei suoi specialisti..

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

01_-_C.I.A._Seal.jpg"Silent Horizon", lo hanno chiamato, e a tutt'oggi se ne sa ben poco. Quel che è certo è che il 26 Maggio si è conclusa una simulazione di attacco ai nodi essenziali del sistema informatico della nazione guida del moderno mondo civilizzato, poco più di un gioco, ma creato con il serissimo scopo di verificare la validità delle forze in campo contro lo spettro del sempre più evocato terrorismo informatico.

Per tre giorni di fila 75 esperti dell'Intelligence americana, la maggior parte dei quali agenti della Cia, chiusi in un edificio a Charlottesville nei pressi di Washington, hanno risposto alla simulazione di un presunto assalto ai gangli del sistema di computer che controllano le attività del paese, una sorta di cyber-attentato coordinato e iper-organizzato...

La Information Operations Center, la sezione dell'Agenzia che si occupa di gestire questo genere di simulazioni, ha creato questo "gioco" di assalto finale ipotizzando come retroterra un lustro di graduali ma costanti infiltrazioni nei sistemi condotta da un'alleanza di organizzazioni anti-americane, una Al-Quaeda versione Internet che arruolava anche hacker contrari alla globalizzazione e alla presunta politica imperialista degli U.S.A.

I partecipanti che hanno rivelato queste informazioni ai media sono protetti da un rigoroso anonimato, e non hanno naturalmente fornito molti particolari sulla simulazione.

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Sconosciuti i risultati del "test", quel che è certo è che la nazione americana sta cominciando a prendere molto sul serio uno scenario in cui gli attacchi di un terrorismo sempre più organizzato e determinato si spostino sul piano delle reti di sistemi informatici, nonostante le dichiarazioni ufficiali affermino che il Governo USA è concentrato a prevenire soprattutto attacchi con armi batteriologiche e non convenzionali (radioattive, "atomiche dei poveri" e via di questo passo...).

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