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Google inietta Chrome in Internet Explorer

24/09/2009
- A cura di
Zane.
Internet - L'azienda rilascia un plug-in in grado di portare il motore di Chrome su Internet Explorer. La trovata è sicuramente interessante per gli appassionati, ma a cosa possa servire in pratica è ancora tutto da stabilire.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Google ha reso disponibile un nuovo plug-in per Internet Explorer, denominato Google Chrome Frame, in grado di soppiantare il motore alla base del browser Microsoft con quello del proprio Chrome.

Da un punto di vista prettamente tecnico, l'idea è indubbiamente interessante. Installando il programmino infatti, è possibile rendere disponibile anche all'interno della familiare finestra di IE (versioni 6, 7 e 8) tutte le caratteristiche avanzate di cui è dotato Chrome: fra i più significativi, segnaliamo il supporto ad HTML5, il motore di rendering HTML e l'interprete Javascript fra i più veloci e capaci in circolazione.

Come si legge chiaramente alla pagina di riferimento, il plug-in è ancora ad uno stadio di sviluppo molto arretrato e, come tale, è rivolto principalmente agli sviluppatori web ed ai power user.

Anche il funzionamento del programma riflette tale avvertimento: al momento infatti, non è possibile per l'utente abilitare manualmente l'impiego del motore di Chrome. Per vederlo in azione, è necessario visualizzare un sito appositamente studiato per "attivare" la caratteristica.

Nella dettagliata documentazione pubblicata a corredo, il team di sviluppo spiega ai webmaster interessati come modificare i propri prodotti per rilevare la presenza della caratteristica sui browser dei visitatori o, in caso si sia interessati, proporne il download in modo pressoché automatico.

Il tutto è piuttosto semplice, e si riduce ad inserire nelle pagine un tag HTML ed, eventualmente, qualche riga di codice Javascript già pronta.

Il libero download è disponibile partendo da qui.

L'opinione

Dal punto di vista tecnico, vi sono indubbiamente tutti i presupposti per un software di successo. Il problema però, credo stia altrove. Eccezion fatta per un pugno di smanettoni sempre pronti a provare qualsiasi novità, a chi altro potrà mai interessare una caratteristica simile?

In ambito enterprise spesso Internet Explorer è imposto per politica interna, e l'acccount degli utenti è limitato di modo che non sia possibile alterare il navigatore predefinito. Anche in tal caso comunque, difficilmente all'utilizzatore è concesso il privilegio di installare software a propria discrezione, rendendo questo Google Chrome Frame egualmente inaccessibile.

All'interno delle mura domestiche, dove queste limitazioni non sussistono, gli interessati possono invece installare liberamente la versione "regolare" di Chrome a fianco a Internet Explorer, potendo così mantenere operativi entrambi.

Anche sforzandosi di riflettere sui possibili vantaggi per i webmaster, è difficile pensare che qualcuno possa essere così poco pragmatico da realizzare un sito compatibile unicamente con Chrome e sperare che gli utenti installino il plug-in proposto: in linea di massima, una decisione del genere non farebbe altro che spingere l'utenza altrove.

Un'eccezione a quanto detto potrebbero essere i portali corporate proposti dalle Intranet. Anche in questo caso comunque, è difficile che i responsabili IT possano essere interessati ad installare e supportare un plug-in aggiuntivo. A fronte, per di più, a vantaggi piuttosto trascurabili, soprattuto considerando che molti prodotti sono realizzati tramite Microsoft SharePoint Server e sono quindi ottimizzati per dare il meglio una volta visualizzati con Internet Explorer.

Quindi...? Aspettiamo a questo punto con interesse l'evoluzione del progetto. D'altro canto però, Google ha fatto sapere di non essere intenzionata a spingere troppo vigorosamente il nuovo software mediante i consueti canali promozionali: possibile segnale del fatto che, in fondo, nemmeno il colosso stesso crede troppo nella validità del progetto.

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