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G Data racconta sei mesi di malware

10/08/2009
- A cura di
Zane.
Sicurezza - La software house tedesca pubblica un dettagliato rapporto inerente la sicurezza informatica. Sebbene anche questo settore risenta della crisi, il Malware è sempre in crescita, con una maggiore attenzione verso trojan e backdoor. Mac, UNIX e telefonini? Percentuali esigue. Gli utenti Windows, invece, facciano bene attenzione a mantenere aggiornati i programmi installati, soprattutto quando navigano su.. Facebook?

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Si parla soprattutto di malware nel rapporto semestrale gennaio/giugno 2009 edito da G Data, ma anche di furti d'identità, phishing e dello stato di molti altri tipi di insidie.

Nel primo semestre del 2009, G Data ha identificato 663.952 nuovi parassiti, il doppio rispetto allo stesso semestre dell'anno precedente. Rispetto al secondo semestre del 2008, vi è un lieve incremento del 15%.

Numeri certamente importanti, ma che mostrano comunque una flessione nel tasso di crescita: le motivazioni, secondo Ralf Benzmüller, manager G Data Security Labs sono da ricercarsi nella congiuntura economica sfavorevole: "Gli ordinativi calano anche nel mercato nero che sta indebolendo l'industria dell'eCrime".

Interessante notare anche come i "virus" propriamente detti costituiscano una specie in progressiva estinzione, ormai soppiantati al vertice della classifica da cavalli di Troia, downloader e backdoor. "Mentre backdoor, adware e spyware restano sotto la media" - si legge nel rapporto - "la quantità di rootkit e cavalli di Troia supera la crescita media. Anche il numero di downloader e dropper è al di sopra della media.".

Crescono anche i rootkit: il loro numero si è moltiplicato di 8 volte rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, chiaro segnale di quanto i criminali siano impegnati a rimanere invisibili ad antivirus sempre più perfezionati.

I worm stanno invece spostandosi il proprio canale di distribuzione: non più solamente via e-mail, ma sfruttando la funzionalità Autorun di CD/DVD e memorie USB.

Sebbene aumentino lievemente anche le minacce per Mac, UNIX e dispositivi mobili, è sempre Windows al centro del mirino dei cracker: il 99,3% di tutti i malware del secondo semestre è studiato per la piattaforma Microsoft.

Sul podio dei più attivi salgono le famiglie Monder, Hupigon e Genome in tutte le loro varianti, seguite da Buzus, OnlineGames, FraudLoad e Bifrose. Chiudono invece la top ten di popolarità Poison, Magania e Inject.

Previsioni per il 2009

Lo studio prosegue con alcune previsioni inerente la seconda metà dell'anno.

"Il flusso di malware continuerà a crescere" avvertono da G Data. Tuttavia, le percentuali di crescita non saranno più così evidenti come negli anni precedenti, e i cyber-criminali si concentreranno soprattutto sul perfezionamento dei malware già in circolazione.

Aumenteranno gli attacchi via web, perpetrati anche facendo leva sull'integrazione fra il browser web ed i visualizzatori esterni. Sarà quindi importante, ora più che mai, mantenere aggiornati il lettore di documenti PDF ed il plug-in per Flash.

Attenzione crescente anche verso i siti di social networking: "Ci aspettiamo un incremento di attacchi ai social network. Twitter, Facebook, XING e MySpace sono sempre più utilizzati per attacchi di phising o per diffondere malware." ha ricordato ancora Benzmüller "Per proteggersi è sempre opportuno che, sia il browser, sia il programma antivirus siano aggiornati e, soprattutto, controllare ogni link presente nelle mail che ci vengono inviate, perché è qui che spesso si nasconde il pericolo".

Lo studio completo è disponibile qui in formato PDF.

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