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Asus chiude la porta in faccia a GNU/Linux per i prossimi netbook

01/06/2009
- A cura di
Linux & Open Source - Il colosso taiwanese ha deciso che i prossimi Eee PC non verranno più dotati di distribuzioni GNU/Linux. A soppiantarle definitivamente sarà l'attempato (ma arzillo) Windows XP.

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Duro colpo per la comunità Linux, che vede passarsi davanti l'opportunità di guadagnare una posizione di rilievo nel mercato dei netbook. Asus, dopo aver concesso l'opportunità al Pinguino di dimostrare le proprie potenzialità, ha deciso di non proseguire oltre.

L'azienda Taiwanese, infatti, ha deciso che i prossimi netbook da lei prodotti arriveranno con Windows XP preinstallato anziché la distribuzione GNU/Linux Xandros, che ha accompagnato i primi Eee PC arrivati sul mercato.

Di per sé la decisione dei dirigenti Asus sembra comprensibile, vista l'esigua familiarità dell'utenza consumer con GNU/Linux che può aver portato a un numero di vendite molto ridotto: secondo la dirigenza stessa, solo il 5% degli acquirenti di Eee PC ha preferito la strada dell'open source.

Secondo quanto rilevato dal gruppo, la maggioranza degli acquirenti si portava a casa un Eee PC solamente per regalarlo ai propri bambini: non proprio il target a cui Asus mirava per questo prodotto.

La cosa che più fa scalpore è che, non contenta, Asus si è messa a rigirare il coltello nella piaga, avviando una campagna per promuovere Windows nei suoi prodotti: It's better with Windows, ossia È meglio con Windows, illustra i molti pregi che il sistema operativo Microsoft avrebbe rispetto a Linux.

Come prevedibile, in Rete è già scattata la polemica dei sostenitori del software libero. Critiche a volte abbastanza fondate, tra le quali figurano la scarsa fiducia che il colosso avrebbe riposto in Linux, portandolo sul mercato rappresentato da una distribuzione che limitava la personalizzazione e l'utilizzo del sistema, e che poteva benissimo essere rimpiazzata da altre più famose come Ubuntu, openSuse o Mandriva che godono di più esperienza e popolarità.

Personalmente, mi sembra una notizia piuttosto controcorrente se leggo di altri colossi come Intel e Dell che vedono in Linux il futuro nei netbook, e credo che Asus abbia voluto accontentare tutti i suoi clienti rimasti sfiduciati per una serie di ragioni, dopo aver provato un Eee PC con il pinguino.

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