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				  La trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto. Si propone come un advisory di sicurezza proveniente da Red Hat, ma la mail che circola in questi giorni riguardo una vulnerabilità critica di Linux è in realtà una trappola. Il bollettino segnala un problema nel componente fileutils che consentirebbe ad un utente remoto di guadagnare accesso al sistema con i massimi privilegi: una volta installata la "patch" suggerita nel comunicato, l'utente si ritrova con una backdoor sul sistema che consente (questa volta per davvero) l'accesso non autorizzato da parte di un utente remoto. Josh Bressers, team member di Red Hat, ha comunque sottolineato che "tutti gli advisory originali di Red Hat sono firmati digitalmente: al contrario questo falso non è munito di alcuna firma". Sebbene attacchi di questo tipo siano molto popolari fra l'utenza Windows, la crescente popolarità del Pinguino fa si che sempre più cracker mirino anche a sistemi Linux desktop. Segnala ad un amico | 
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