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EQSecure 3.4: prova su strada

22/10/2007
- A cura di
Sicurezza - EQSecure, una nuova soluzione per la sicurezza.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

In tempi particolarmente difficili per la sicurezza informatica, in cui anche uno studente delle scuole medie può creare il suo virus, si riaffacciano sul mercato dei software di sicurezza vecchie tecnologie, quali l'utilizzo di account limitati e programmi con privilegi ridotti, e applicazioni di tecnologie relativamente nuove, tra cui gli hips.

Tali software sono rivolti ad utenti medio - avanzati, in quanto presuppongono conoscenze di base, talvolta anche avanzate.

La più grande sfida di questi software è quella di diventare il più possibile chiari e semplici agli occhi dell'utente medio, che cerca programmi in grado di soddisfare tre particolari esigenze: leggerezza, potenza e semplicità.

Il pacchetto di sicurezza eqsecure si cimenta nel tentativo di portare nelle nostre case software tecnologicamente molto avanzati.

Eqsecure, ormai alla versione 3.4, ha dimostrato una notevole potenza e leggerezza, finalmente coadiuvata da messaggi di avviso assai più comprensibili per l'utente casalingo.

Un altro pregio è il prezzo, che è nullo; questo prodotto, infatti, è distribuito gratuitamente sul sito ufficiale www.eqsecure.com. Il link diretto al download è disponibile qui. La velocità di download è tutt'altro che buona, ma il risultato paga l'attesa.

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Installazione e prima impressione

La prima cosa che ho notato è che l'installazione è molto semplice. Alla prima schermata si seleziona la lingua dal menu a tendina, quindi basta premere sempre avanti e in pochi click ci si ritrova un sistema già pronto per essere utilizzato. L'installazione, infatti, non richiede riavvio.

Cosa meno positiva, invece, è che le impostazioni di default impongono che le decisioni vengano prese interattivamente. Tuttavia, laddove ciò non sia possibile, viene dato l'assenso a qualunque azione.

In ogni caso, il software in esame è molto semplice da configurare, e i messaggi sono chiari e vanno subito al sodo.

La configurazione di base copre buona parte delle esigenze di protezione: essa offre all'utente la possibilità di scegliere se avviare o meno un programma, se consentirne l'installazione e, cosa molto positiva, disabilita automaticamente l'esecuzione di programmi dalla cartella file temporanei di Internet. Ciò si traduce in un grosso vantaggio per tutti quegli utenti che non molto ferrati in materia informatica, e che si trovano nel dubbio se permettere o meno l'esecuzione di un .exe.

Il software include una protezione per il registro di sistema, una per la scrittura di file nel disco rigido e una per le applicazioni, che comprende principalmente:

  • il controllo dell'esecuzione di un programma,
  • l'utilizzo e la creazione di driver e servizi da parte dello stesso,
  • l'accesso alla memoria di sistema,
  • la terminazione di programmi da parte di un altro processo.

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Utilizzo e primi test

Durante il normale utilizzo del PC, un aspetto che si nota subito è la leggerezza della soluzione: su una macchina su cui sia installato Windows 2000, si può notare che, fra i processi attivi, solo 2 sono riconducibili al software. Inoltre, si può ben vedere che questi occupano insieme meno di 7 MB di memoria. Il software si dimostra sempre veloce e pronto e, al contrario di altre soluzioni (come ad esempio appdefend), non si appesantisce con l'aumento di processi nel database interno.

L'applicativo permette di scegliere dinamicamente cosa si vuole o non si vuole avviare.

La schermata standard per le applicazioni è questa:

2.jpg

Questa schermata, come già affermato in precedenza, è relativamente semplice e permette di individuare l'applicazione "padre", cioè quella che avvia il programma, e quella "figlio", cioè il programma che si vuole fisicamente avviare.

Sotto troviamo due impostazioni, che ci permettono di stabilire se il programma potrà scrivere nei log ciò che l'applicazione esegue e se l'azione intrapresa in quel momento dovrà essere utilizzata anche in situazioni analoghe.

In questo caso, la schermata chiede all'utente se il programma game maker, chiamato dall'applicazione explorer.exe (cioè quella che si occupa di chiamare il processo quando si clicca su un icona del desktop), può essere avviato o meno. In un'ipotesi del genere, dato che il programma è legittimo, si può procedere a spuntare l'opzione remember this action (che farà in modo che la domanda non si ripresenti) a premere allow, cioè permetti.

A meno che non sia disattivata a ogni azione intrapresa dal programma, vicino all'orologio comparirà questa finestrella...

3.jpg

... oppure questa

4.jpg

La prima indicherà che l'operazione è stata consentita, la seconda che è stata bloccata.

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