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![]() Messo da parte lo scontro fratricida tra Blu-ray e HD DVD, le notizie sul fronte dell'alta definizione si sono fatte rade e quasi monotematiche. Se fino al febbraio di quest'anno i riflettori erano puntati sulla guerra dei formati, ora a conquistare quasi del tutto le cronache sono le vicende che hanno come protagonista lo standard Sony, spinto come già sottolineato verso prezzi proibitivi una volta che la fazione dei "rossi" ha lasciato libero il campo ai "blu". Per HD DVD è giusto d'uopo segnalare lo scioglimento dell'HD DVD Promotion Group, organizzazione fondata da società del calibro di NEC, Lenovo, Intel, Microsoft e naturalmente Toshiba con l'obiettivo di promuovere l'adozione del formato in seno all'industria e fra i consumatori. Con un laconico messaggio "di addio" lasciato sul sito web dell'associazione, il 28 marzo scorso i membri dirigenti hanno comunicato la "dissoluzione" del gruppo, rinviando quanti fossero stati interessati a ottenere informazioni su HD DVD e relative licenze verso il DVD Forum. Forum la cui importanza e utilità è stata messa pesantemente in discussione proprio dalla vittoria di Blu-ray, formato non supportato "ufficialmente" e ciò nondimeno scelto dall'industria cinematografica come vettore privilegiato dei contenuti in alta definizione. Paradossalmente, che HD DVD sia divenuto a tutti gli effetti un capitolo chiuso della storia della tecnologia multimediale lo dimostra il pesce d'aprile di CD Freaks.com, che si è inventata una fantomatica società cinese chiamata "Pri Laneo" e il relativo annuncio, per mezzo di una press release non meglio specificata, dell'acquisizione delle proprietà intellettuali relative allo standard dei rossi per la creazione di supporti e hardware compatibili. Pri Laneo, che piuttosto prevedibilmente è l'anagramma di "April one", avrebbe avuto l'intenzione di ridistribuire drive stand alone in tutto il mondo al modico prezzo di 770 yuan (130 dollari) e masterizzatori per PC al costo di 530 yuan (90 dollari). Annunciati inoltre accordi per la pubblicazione di svariati film per adulti e prodotti degli studios indiani facenti parte della cosiddetta Bollywood. HD DVD è divenuto insomma materiale da burle, ma non per questo Blu-ray è destinato a soppiantare tanto presto il "vecchio" ma sempre valido formato DVD. O almeno è quello che ha sostenuto uno che di tecnologie e definizione dei contenuti multimediali se ne dovrebbe intendere, il chief scientist di THX Laurie Fincham. Secondo l'opinione espressa dall'esperto della celebre casa specializzata nell'alta definizione cinematografica, che Blu-ray abbia vinto la guerra dei formati poco importa perché oramai è "troppo tardi" perché il formato si affermi, al punto da divenire un prodotto mainstream presente in tutte le case del mondo così come accade oggi con DVD. "Sono convinto che i consumatori saranno interessati a sostituire il DVD con i film in alta definizione solo quando questi saranno disponibili sulle memorie flash. Davvero abbiamo bisogno di un nuovo formato di disco?" si è chiesto Fincham in una intervista. A parere dell'esperto, per il momento in cui Blu-ray si sarà fatto strada sul mercato saranno disponibili memorie flash da 128 Gigabyte (contro i 50 Giga dei dischi BD), e a quel punto sarà nello stesso interesse degli studios "distribuire i film su schede di memoria, oppure offrirli in download, sarà molto più facile" che commercializzarli su supporti ottici, ha detto Fincham. Le dichiarazioni del dipendente THX sono poi parzialmente rientrate a seguito dell'intervento del PR della società Graham McKenna, che ha spiegato come "THX riconosce la qualità e i benefici che il formato HD Blu-ray porta all'esperienza dell'home theater", suggerendo che si, THX è pienamente impegnata nel supportare la nuova tecnologia, e le parole di Fincham sono state fraintese perché in realtà si riferivano a un "più ampio obiettivo" nello sviluppo di intrattenimento di qualità qualunque sia il canale distributivo, dischi ottici, download e quant'altro inclusi. La tesi di Fincham ad ogni modo non è certo nuova, e c'è chi ha già parlato in tempi non sospetti di una guerra di formati infinita tutta combattuta in Rete, tra standard audiovisivi incompatibili e in lotta tra loro per la supremazia sul mercato del digital delivery. Mercato in cui, giocoforza, Blu-ray non rientrerebbe se non come ultimo esponente di quei media ottici dati da più parti in declino costante e inesorabile. Segnala ad un amico |
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