![]() Ultime news
![]() Ultimi articoli
![]() Le ultime dal Forum |
![]() Correlati
Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa.
![]() C'è stato un vero è proprio sussulto, in rete, alla scoperta della registrazione da parte di SEGA di una nuova applicazione di brevetto all'Ufficio Brevetti americano. Il trademark parla espressamente di home console, controller interattivi, flash memory card, software da videogame e tutto quanto possa far pensare alla produzione di una vera e propria macchina da gioco. La sorpresa è tanto più grande se si considera che SEGA è ufficialmente uscita dal novero dei produttori di console nel 2001, quando l'infelice avventura del Dreamcast ha sancito definitivamente il fallimento della società come hardware-maker. Dreamcast è considerato uno dei peggiori fallimenti della storia del settore, avendo venduto poco più di 10 milioni di macchine in totale contro le ben diverse sorti dell'allora emergente PlayStation 2. Nonostante la scarsa fortuna, l'ultima console marcata SEGA è ancora considerata dagli appassionati come una piattaforma che ha dato vita a giochi di caratura notevole - due titoli a caso, Shen Mue e la conversione di Soul Calibur - avendo in sostanza Dreamcast aperto le porte dell'era a 128 bit che ha reso grande Sony e PS2. Tenendo in considerazione l'interesse ancora latente per il DC, dimostrato anche dai rinnovati sforzi di emulazione del complesso hardware alla sua base su PC, non si fatica a comprendere gli strilli di notizie riguardanti un possibile "Dreamcast 2" una volta che si è venuti a conoscenza dell'applicazione di brevetto sopraindicata. D'altronde mai come oggi il mercato delle console di settima generazione è aperto alle variabili, con la rimonta poco meno che incredibile di Nintendo Wii e l'invidiabile posizione di vantaggio temporale di Xbox 360 a rendere problematica l'avventura commerciale della terza incarnazione del marchio PlayStation, e non sono in pochi coloro che vedono la rentrée di SEGA nel settore dell'hardware in un'ottica più che positiva. Gli entusiasmi sono stati ad ogni modo subito raffreddati dalla stessa produttrice videoludica: nessun Dreamcast 2 è in progettazione, dice il portavoce di SEGA of America Charlie Scibetta, e la società si guarda bene dal buttarsi ancora una volta nella mischia dei console-maker. "Siamo molto contenti di essere agnostici rispetto a tutte le piattaforme - continua Scibetta - e ci siamo mossi dall'11o al 9o posto negli ultimi tre anni, e ora ci troviamo al sesto in termini di market share per unità tra i produttori di terze parti. Siamo contenti della nostra attuale strategia e non abbiamo in progetto di cambiarla nel mezzo di questa eccezionale crescita". Segnala ad un amico |
© Copyright 2025 BlazeMedia srl - P. IVA 14742231005