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![]() È arrivata dunque la conferma a quanto ipotizzato nei giorni scorsi. Con un comunicato ufficiale sul proprio sito web, IFPI (International Federation of the Phonographic Industry) ha confermato che la maggior parte dei server di indicizzazione della rete eMule è stata appunto messa fuori gioco da una serie di azioni legali in Francia, Olanda e Germania. Il tono del comunicato rilasciato dall'associazione di discografici appare trionfale: "La chiusura combinata dei server rappresenta un interruzione di rilievo di uno dei tre principali circuiti di filesharing. [... ] Una serie di azioni legali intraprese dalla varie agenzie nazionali di IFPI ha posto off-line molti server eDonkey, riducendo significativamente la funzionalità e la disponibilità del network. Nelle ultime settimana il numero di utenti eDonkey nel mondo si è ridotto di più di un milione, buttando fuori dalla rete circa un terzo del totale degli utilizzatori". Dall'esultate si passa poi rapidamente alla minaccia: "I server eDonkey contribuiscono a generare una considerevole mole di traffico sulle reti di condivisione. Sono gestiti da individui che deliberatamente violano i diritti di artisti e discografici. Se stai gestendo un server eDonkey, stai di fatto disegnando un bersaglio sulla tua fronte e ti troverai ad affrontare azioni legali se continuerai". Una vittoria di Pirro? Se effettivamente i dati mostrano una contrazione del network eMule, gli esperti del settore sembrano concordi nel sostenere che si tratterà solamente di una fase passeggera. Molti utenti stanno già passando al sistema Kademlia senza server, rendendo con tutta probabilità inefficaci gli sforzi delle major dell'intrattenimento di ritappare il vaso di Pandora del peer-to-peer. Segnala ad un amico |
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