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PlayStation 3 in frenata

25/04/2007
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Archivio - Dopo il botto iniziale del lancio europeo, la tanto sbandierata console di Sony deve fare i conti con la solita situazione di mercato sfavorevole. Tanto da costringere a licenziare del personale nel vecchio continente.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Il fulminante successo di PlayStation 3 in Europa è durato solo lo spazio di un week-end: dopo aver venduto 165.000 macchine in due soli giorni nel Regno Unito, la console marcata Sony ha subito un crollo nella seconda settimana di commercializzazione, conoscendo una flessione dell'82% nelle vendite.

Questo è accaduto agli inizi di aprile, ma col tempo il trend si è rivelato essere comunque negativo, anche nel resto del mondo: le ultime stime pubblicate dalla società giapponese Media Crate, risalenti a qualche giorno fa, sono tutto fuorché una bella notizia per la multinazionale dei rootkit e dei DVD illeggibili. Nel Sol Levante Nintendo continua a farla da padrone, vendendo 133.000 DS Lite (con un incremento del 20%) e 75.000 Wii (+44%) nella settimana compresa tra il 9 e il 15 aprile.

In confronto, Sony perde quota su tutta la linea: -21% nelle vendite di PSP con quasi 25.000 unità vendute, -10% con PS2 che piazza quasi 13.000 macchine e un melanconico -18% per PlayStation 3, venduta circa 12.000 volte. Xbox 360 preferiamo darlo per "non pervenuto", considerando le modestissime vendite che hanno sempre caratterizzato l'avventura orientale di Microsoft. Che tra l'altro continuano a scendere (-2% per un numero di macchine ridicolo).

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A parte le stime di società esterne, gli stessi numeri recentemente comunicati dal CEO di Sony al Financial Times confermano il perdurante momento no dell'azienda: l'executive parla di "quasi 800.000 console vendute in Europa". Un risultato apparentemente lusinghiero, dopo poco meno di un mese di permanenza di PS3 nel vecchio continente, ma che si scontra con le previsioni fatte a suo tempo dalla compagnia, che parlavano di un parco macchine di 6 milioni di unità vendute a fine marzo del 2007.

Stando invece alle ultime stime di VGChartz, PlayStation 3 ha finora venduto nel mondo 3,16 milioni di console, ovvero poco meno della metà di quanto preventivato da Sony. Una situazione difficile, che fa correggere al ribasso le previsioni di guadagno e procrastinare il momento in cui la società comincerà a guadagnare con la console: si parla a riguardo del primo quarto del 2008.

Yuji Fujimori, analista di Goldman Sachs autore della suddetta stima, crede poi che sul lungo periodo PS3 riuscirà a conquistare il 50% del mercato: se la previsione si avverasse si rivelerebbe non un fallimento come abbiamo spesso detto in passato ma un vero e proprio disastro, considerando che con PS2 Sony aveva finora guardato dall'alto - molto in alto - verso il basso i propri concorrenti.

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Che la situazione sia critica lo dimostra poi la politica di licenziamenti annunciata in questi giorni da David Reeves, presidente della divisione europea di Sony Computer Entertainment. In una lettera pubblicata quasi integralmente da GameIndustry.biz, Reeves parla della necessità di prendere "decisioni difficili" per "ribadire la nostra leadership", leadership che come abbiamo visto nei fatti è già aria fritta, e far quindi cadere 160 teste nel Regno Unito e in altri paesi dell'Unione.

"SCEE ha affrontato con successo molte sfide nel corso della sua storia - scrive Reeves - per diventare infine un leader dell'industria dei videogame. Ad ogni modo, la nostra industria è ora nel bel mezzo di un periodo di transizione, in cui alcune delle caratteristiche fondamentali del nostro business stanno cambiando".

Sono necessari nuovi approcci perché Sony rimanga ancora a galla: prova ne è anche il fatto che il già accennato esperimento Folding@Home, che prevede l'utilizzo della straordinaria potenza computazionale del cuore di PlayStation 3 nel calcolo distribuito a fini medico-scientifici, verrà presto replicato per nuove iniziative. A tal proposito la società sta pensando a degli incentivi per gli utenti che mettono PS3 a disposizione dei ricercatori quando la console è inutilizzata, nell'ordine di sconti sugli acquisti, download gratuiti da PlayStation Network e via di questo passo.

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