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![]() Microsoft ospita l'incontro segreto degli esperti di sicurezza13/02/2007 - A cura di
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![]() La situazione, lo abbiamo già denunciato, è arrivata a livelli insostenibili: secondo gli esperti la rete è oramai in mano all'underground di hacker variamente intenzionati, padroni di botnet e malware intelligente che possono letteralmente fare quel che vogliono con le infrastrutture e i servizi dei provider. Una condizione potenzialmente esplosiva, tanto che società di sicurezza, istituti di controllo, forze militari americane, FBI e gestori delle infrastrutture (Cisco su tutti) si sono recentemente incontrati per tentare di sviluppare una strategia comune capace di contrattaccare o almeno limitare i danni. Lo hanno fatto nell'ambito del secondo Internet Security Operations and Intelligence (ISOI) DA Workshop, tenuto negli ultimi giorni di gennaio e ospitato da Microsoft, che figura naturalmente tra gli invitati. Le premesse, come già detto, non sono delle migliori. Il famoso esperto di botnet Gadi Evron, impiegato della security enterprise israeliana Beyond Security, dipinge uno scenario senza vie d'uscita: i pirati hanno il controllo di milioni di PC in rete, e se avessero intenzione di gettare nello scompiglio il network o far fuori soggetti specifici potrebbero farlo senza molte difficoltà. Quello che occorre, come è vieppiù evidente se si guarda l'evoluzione delle minacce alla sicurezza nel corso degli ultimi anni, è cercare di sviluppare la stessa capacità di agire di concerto che è invece diventata pratica comune dei malware writer. "Loro" si sono alleati già da un po' , ma gli attori che dovrebbero difendere il network dagli attacchi dimostrano di essere tragicamente indietro di qualche anno da questo punto di vista. Proprio questo è stato l'obiettivo del DA Workshop, aprire un confronto faccia a faccia per scambiarsi informazioni e più in generale fare "brainstorming" sulle questioni più rilevanti recentemente emerse sul fronte della sicurezza come le già citate botnet, worm sempre più proliferi, attacchi zero-day, phishing e ingegneria sociale. Un primo abbozzo insomma di quello che dovrebbe essere l'ideale sviluppo del modo di intendere la sicurezza da parte di analisti, aziende e istituzioni, un approccio internazionalista e coordinato in maniera ottimale per aumentare sia l'efficacia che la velocità della risposta. Purtroppo, a parte alcune dichiarazioni generiche sull'importanza di vedersi e confrontarsi di persona, non molto è trapelato dal vertice: anche considerando gli attori in gioco, il summit ha avuto carattere di segretezza per quanto riguarda gli argomenti trattati. Segnala ad un amico |
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