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La trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.
Come MegaLab.it ha avuto modo di riportare recentemente (qui e qui), la console-che-vuole-essere-un-PC, erede molto pretenziosa di quella PlayStation che ha contribuito in maniera sostanziale a ridefinire il settore delle home console e videoludico tout court, permette l'installazione di sistemi operativi diversi da quello adoperato per far funzionare la dashboard di controllo delle funzionalità della macchina. Nella fattispecie, come indicato nelle news già segnalate, l'OS del Pinguino si è dimostrato essere il candidato ideale perché i power user approfittassero della ghiotta opportunità. Ad ogni modo, di una PlayStation 3 in salotto che scimmiotta un vero PC non si sentirebbe francamente l'esigenza, non fosse per la sostanziale utilità che ha dimostrato di avere un sistema operativo Linux funzionante sulla console. Proprio facendo il boot sotto Linux, infatti, gli smanettoni sono riusciti a creare delle copie di backup del contenuto dei nuovi dischi ad alta definizione di Sony, quei Blu-ray che promettono giochi ricchi come non mai e alta definizione che più alta non si può (ancora). Che fossero Blu-ray Movie o Blu-ray Game ha fatto poca differenza: è stato possibile creare delle immagini-disco nello standard universale ISO e stoccarle sull'HD interno della console. Considerando la capienza massima raggiungibile da un disco BD-ROM double layer (50 GB), la migliore soluzione per il backup dei propri originali sarebbe quella di munirsi della versione Premium della console, dotata, neanche a farlo apposta, di un disco fisso da 60 Gigabyte, perfetto per un full backup. Tra i titoli estratti è presente la pellicola Talladega Nights, che su disco ha occupato la bellezza di 20,9 Gigabyte in ISO. È importante sottolineare come la panoplia di protezioni pensate dal consorzio Blu-ray a protezione dei contenuti hi-def (si veda a tal proposito questo articolo) sia, per ora, rimasta intatta, e come, al contrario del CSS dei DVD (crackato a suo tempo dalla squadra di DVD Jon), sia molto più facile per Sony inibire, con aggiornamenti del firmware e conseguente invalidazione delle chiavi già crackate, eventuali copie illegali di dischi BD circolanti in rete o al mercato nero. Per contro, è altrettanto lapalissiano che il reverse engineering della tecnologia di PS3 potrebbe offrire la possibilità di non aggiornare necessariamente la console per poter godere degli ultimi titoli usciti. E come dimostra il caso PSP e la pratica quotidiana del sottoscritto con DevHook e firmware recenti emulati su versioni precedenti, non è difficile immaginare che presto o tardi, quelle copie ISO dei dischi BD cominceranno ad avere una certa qual utilità. Segnala ad un amico |
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