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Trojan virus in omaggio agli acquirenti di iPod

24/10/2006
- A cura di
Archivio - Scoperto in una recente partita di iPod di quinta generazione un codice maligno progettato per far danni in ambiente Windows..

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

01_-_Bad_Apple.jpgCon un comunicato ufficiale pubblicato sulla sezione di supporto del suo sito web, Apple si è pubblicamente scusata con i suoi clienti, annunciando che una piccola percentuale degli iPod Video (quello di quinta generazione, per intenderci) assemblati dopo la data del 12 Settembre scorso porta in dote un malware che colpisce le macchine basate su Windows. Sfuggito chissà come ai controlli di sicurezza e infilato chissà da chi (e perché) nel mezzo del processo produttivo dei lettori portatili, il virus viene dato per presente nell'1% delle partite incriminate.

Nella fattispecie, il malware risulta essere il trojan RavMonE.exe, e ha come obiettivo l'apertura di vulnerabilità attraverso cui un malintenzionato può accedere al sistema compromesso. Non è una minaccia molto recente, per cui non dovrebbero esserci particolari problemi, per un antivirus aggiornato, nel riconoscerla e neutralizzarla prima che essa cominci a far danni.

Apple sostiene di aver ricevuto, al momento di scrivere, solo 25 segnalazioni della presenza del virus, e sottolinea come i lettori iPod Nano e iPod Shuffle siano immuni dal problema. Essendo un codice progettato per girare in ambiente Windows, anche i sistemi Mac OS X sono naturalmente immuni alla minaccia. Sulla pagina web dedicata al comunicato sono poi riportate istruzioni e consigli aggiuntivi su come affrontare il problema.

Non è certo la prima volta che si sente parlare di casi del genere (c'era già passata Creative e più recentemente McDonald's Japan con alcuni suoi lettori MP3 infetti), ma fa specie notare come ancora Apple faccia parlare di se per problemi di sicurezza dei suoi prodotti: e non è poi molto confortante, per gli acquirenti che si sono accorti dell'ospite indesiderato contenuto all'interno della confezione del loro costoso acquisto, che l'azienda sia "arrabbiata" con Windows (e quindi con Microsoft) per essere così "poroso" a codice nefasto di tale risma, e ancor di più con se stessa per non essersi accorta in tempo della presenza del bacillo.

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